Cronaca locale

Interscambi inesistenti, la beffa della nuova linea M4

Stando ai progetti della nuova metropolitana M4, i presunti interscambi con le altre linee di fatto non esistono, costringendo i viaggiatori ad uscire dai tornelli, quando non dalla stazione stessa, per passare da una linea all'altra

Interscambi inesistenti, la beffa della nuova linea M4

Nuovi problemi attanagliano la quarta linea della metropolitana milanese, già caratterizzata da numerosi rallentamenti nella realizzazione che ne hanno più volte posticipato il completamento fino al 2023. Come riportato infatti dal blog di architettura ed urbanistica Urbanfile, i pronosticati interscambi tra la M4 e le altre linee della rete metropolitana esistono solo a livello teorico - con le tratte che si incontrano fisicamente lungo il loro percorso - mentre di fatto non sono presenti in nessuna delle due stazioni in cui erano originariamente previsti: San Babila e Sant'Ambrogio. Se però nel primo caso, per poter passare da una metro all'altra, i viaggiatori dovranno uscire dall'area dei tornelli, percorrere il mezzanino che congiunge le due stazioni e rientrare dai tornelli dell'altra linea - operazione quindi circoscritta all'interno della fermata pur nella sua assurdità - nel caso di Sant'Ambrogio sarà necessario uscire non solo dai tornelli, ma persino dalla stazione stessa, rientrando in quella adiacente dopo aver percorso un breve tratto all'aperto.

Una soluzione che ufficialmente è stata presa per poter meglio contabilizzare i passeggeri e fornire così statistiche precise in merito all'utilizzo della M4, ma sulla quale ha molto probabilmente pesato la volontà di risparmiare soldi sui costi finali dell'infrastruttura, come suggerito anche dalla modifica dei progetti per la stazione di Sant'Ambrogio, che hanno visto cancellare l'uscita inizialmente prevista su via San Vittore. Come indica peraltro sempre Urbanfile, il problema delle statistiche sui passeggeri in transito sarebbe facilmente risolvibile installando un tornello nel corridoio di interscambio, con quest'ultimo che continuerebbe ad essere utilizzato anche dopo il passaggio di consegne, nella gestione di M4, dall'attuale consorzio SPV Linea M4 Spa ad Atm.

Questa scelta, oltretutto, pone degli interrogativi non indifferenti per quanto riguarda l'obliterazione dei titoli di viaggio cartacei, con il rischio di dover acquistare due biglietti per un tragitto in metropolitana che necessita di un passaggio dalla M4. Tra le possibili ipotesi attualmente al vaglio per risolvere questo problema, ci sarebbe quella di stabilire un tempo minimo di validità di alcuni minuti, per poter così tranquillamente passare da un tornello all'altro senza bisogno di rifare il biglietto. Eventualità questa che diventerebbe alquanto onerosa, considerando l'imminente aumento della tariffa dei suddetti a due euro l'uno, previsto entro la fine di quest'anno proprio per finanziare i costi della nuova metropolitana.

La polemica dei collegamenti fantasma riporta inoltre alla mente quella sulla mancata progettazione dell'unico altro interscambio presente sulla linea blu: quello tra la stazione di Sforza-Policlinico e quelle di Crocetta e Missori sulla M3. In quel caso addirittura, la società appaltatrice non prese proprio in considerazione la possibilità di una stazione di collegamento tra le due linee, lasciando che si incrociassero senza interscambiarsi, con conseguenti disagi dell'utenza costretta anche in questo caso a dover comprare due biglietti per un unico viaggio. Fu in seguito solo grazie alle pressioni dei cittadini e delle istituzioni, infatti, che venne aggiunta in corso d'opera una variante per la realizzazione di un passaggio pedonale di 500 metri che collegasse Sforza-Policlinico a Missori; tutto questo però a spese della cittadinanza e non dell'esecutore del progetto.

In conclusione, l'unico motivo di consolazione che sembra giungere da questo pasticcio ingegneristico consiste nel progetto architettonico della nuova stazione di Sant'Ambrogio, presentato l'altro giorno dal Comune di Milano e autorizzato dalla Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Una soluzione urbanistica che mira alla riqualificazione dell'antica pusterla di Sant'Ambrogio, inserendo l'uscita della stazione all'interno del fossato posto intorno alla medesima e consentendo così l'inserimento armonico dell'infrastruttura in un contesto dal notevole pregio storico e artistico.

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