Cronaca locale

Invito a Palazzo

Domani, per tutto il giorno, porte aperte e visite guidate nelle sedi storiche e negli edifici più suggestivi

E se per una volta le banche tornassero a «fare le banche»? E cioè a custodire tesori. A patto che poi le casseforti non restino sempre chiuse, ma «Semel in anno» almeno aprano al pubblico. E' questa l'idea che da sempre sta alla base di quell'«Invito a palazzo» con cui, ormai da 14 anni, Abi, associazione banche italiane, col patrocinio di Mibac, del Ministero del Turismo e dell'Università, promuove la conoscenza e, tanto più, la fruizione del proprio patrimonio immobiliare ed artistico, aprendo, se non proprio i caveau, almeno le sue sedi più storiche e prestigiose. «In tempi di sforzi convergenti per uscire dalla crisi – spiega il presidente di Abi Antonio Patuelli - le banche suggellano l'impegno per l'arte, nel solco di una tradizione che risale al Rinascimento». Da quest'anno con Abi collaborano anche le Fondazioni bancarie riunite in Acri, associazione casse di risparmio italiane che dal 2012 hanno anche un catalogo on line delle loro opere d'arte: «Le Fondazioni bancarie – ha detto il presidente Giuseppe Guzzetti - sono da sempre attente all'arte». L'open day è domani, 3 ottobre, dalle 10 alle 19: oltre cento i palazzi – ben 26 in più dello scorso anno - che aderiscono in tutta Italia, 55 le città. In Lombardia, oltre a Milano che partecipa con 6 palazzi, le banche fanno gli straordinari. C'è Bergamo dove il Credito Bergamasco apre il quattrocentesco Ex albergo dei poveri e la Banca popolare di Bergamo con la sede centrale di piazza Vittorio Veneto pensata da Piacentini. A Brescia, invece, sportelli aperti a palazzo Martinengo Villagana del Banco di Brescia. È il Monte dei Paschi di Siena ad aprire Palazzo Strozzi di Mantova mentre in Valtellina c'è l'en plein. A Sondrio la Banca popolare di Sondrio apre la biblioteca «Luigi Credaro» e la sede centrale di piazza Garibaldi. Gli risponde il Credito valtellinese che invita al Gran Hotel della Posta.

Al passo dello Stelvio, infine, porte aperte nello sportello bancario più alto d'Europa, con il museo Donegani che raccoglie i cimeli della Grande Guerra.

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