Cronaca locale

Kowa e Kanpai, l'Oriente a Milano

Altre due insegne tra le stelle del Fifty House e il sakè a Porta Venezia

Michele Vanossi

Ancora l'Oriente alla conquista di Milano. All'interno dell'hotel 5 stelle «Fifty House» di via Cellini ha aperto Kowa, nuovo ristorante di cucina panasiatica. Mix di cucina cinese e giapponese di alto livello, la location è caratterizzata da colori che spaziano dal viola al verde. Verde che si allarga nell'ospitale giardino con dehors di 60 posti che vanno ad aggiungersi ai 140 della sala e ai 14 della saletta privé. Un progetto curato dal giovane ed eclettico imprenditore Andrea Reitano a cui non mancano stile e tante esperienze all'estero (soprattutto a Londra). A capo dell'organizzazione di Kowa ci sono alcuni elementi di spicco: il capo della brigata è l'executive chef Jeff Tyler (già responsabile di alcune delle cucine panasiatiche più sorprendenti di Londra) col suo braccio destro Luca Rossi. Responsabile della drink selection e del beverage è invece Claudio (ha lavorato negli esclusivi Chiltern Firehouse del quartiere Marylebone di Londra e Soho House). Il menù? «La lista è piuttosto lunga e articolata dalla king krab salad ai carpacci di pesce; i piatti d'autore reinterpretati da Jeff Tyler sono preparati con ingredienti freschissimi e scelti, la sua cucina è una sorta di fusione tra gusto, stile contemporaneo e vintage», racconta Reitano. «Naturalmente anche la presentazione e la mise en place sono curate. Non mancano i capisaldi che hanno caratterizzato da sempre la cucina dello chef come il carpaccio di foie gras e tonno, il Wagyu, il Miso Black Cod». In cantina alcune delle migliori etichette italiane, francesi e innumerevoli alcolici provenienti da tutto il mondo. Per restare in tema di alcolici e di beverage, l'intento di Kowa è anche lanciare una delle più ricche liste di sakè (bevanda alcolica giapponese ottenuta dalla fermentazione di riso, acqua e spore koji) e tanti nuovi coktails tra cui Sherbet Shunga, Gimlet 2.0, Rosemary e Raspberry. Info e penotazioni: (www.kowarestaurants.com - Tel. 025455654 prezzi medi: tra i 50 e i 90 euro a testa).

Ma un angolo del Giappone contemporaneo è apparso poche settimane anche in un quartiere storico come Porta Venezia. L'insegna è Kanpai e propone in modo inedito i riti e le atmosfere degli Izakaya, l'equivalente delle nostre osterie, dove in maniera informale si beve sakè accompagnato da piatti della cucina popolare giapponese! Il progetto di interior design è di Vudafieri-Saverino Partners che aggiungono un nuovo capitolo all'elenco di locali realizzati tra cui Berton, Pisacco, i due Dry, Zaza Ramen. Il menù curato dalla superchef giapponese Jun (ex ristorante Gong), contempla tanti piatti di carne e di pesce realizzati con tecniche di cottura differente, niente sushi e poco sashimi. Sicuramente da provare e da condividere, come vuole lo spirito del locale, il pollo fritto marinato allo zenzero o lo stracotto di plancia di maiale magari accompagnati da un drink preparato da Samuele Lissoni (il Mortal Kombu o il Kanpai Highball sono da bis) o anche semplicemente un bicchiere vino naturale o di sakè. Aperto solo alla sera, via Melzo 12, www.kanpaimilano.

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