Cronaca locale

Ladri di biciclette Vittime dei furti 7 milanesi su 10

Ladri di biciclette Vittime dei furti 7 milanesi su 10

Oltre sette milanesi su dieci (tra coloro che hanno riempito i questionari di Fiab) hanno subito il furto di una bicicletta. Tra loro, 2 su 10 se ne sono viste sparire sotto il naso addirittura due. E saranno forse gli stessi che poi si sono decisi a fare denuncia. Sono dati parziali quelli che riguardano Milano e presentati ieri dalla Federazione italiana Amici della Biciclette, in occasione del convegno in programma domani proprio su questo tema. Su 606 questionari tra i ciclisti, 456 ha detto di avere subito il furto e 102 hanno sporto denuncia. Con quale risultato? Nessuno. Paolo Fabbri consigliere Fiab ammette che oggi il problema è ancora quello del film «Ladri di biciclette»: a 65 anni di distanza la denuncia non porta a niente. Men che meno a ritrovare la bicicletta. Qui come nel resto d'Italia, dove secondo la Fiab su 4 milioni di bici in circolazione quelle rubate ogni anno sono 320mila, ma solo il 40 per cento viene denunciato. Secondo gli ultimi dati in città spariscono una ventina di biciclette al giorno, come spiega Fabbri e sarebbero in costante aumento. L'obiettivo del convegno di domani è proprio quello di individuare linee guida affinchè le città possano poi formulare «piani di contrasto» al furto. Primo fra tutti, con l'avvio della punzonatura (volontaria, come ci tengono a rimarcare) che, come spiega l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, dovrebbe essere però unificata in tutta Italia. «A Milano - ha detto - la Polizia Locale sta facendo un grande lavoro che ha portato al recupero di oltre 200 bici nell'ultimo anno, e sul sito “Milano in bici” è possibile trovare consigli sugli accorgimenti da prendere per ridurre la possibilità di furti e informazioni su cosa fare quando accade. Il lavoro da svolgere è ancora tanto e per questo continueremo a lavorare insieme per portare una proposta concreta al Governo». Se infatti aumentano i furti è anche aumenta l'utilizzo in città della due ruote. Anche se ancora riguarda una minima parte della popolazione. Appena il 4 per cento secondo l'indagine della Fiab. In città sono state posati oltre 1800 nuovi posti bici anche all'interno di parcheggi di interscambio, ai quali è possibile legare ruota e telaio. In arrivo ci sono altri 1250 posti bici grazie a 200mila euro di finanziamenti statali per 21500 nuove rastrelliere. Ma il Comune sta lavorando per esempio insieme a Ferrovie nord per utilizzare un'area a Cadorna come ciclostazione.
Intanto mentre in Parlamento è iniziata la riforma del codice della strada che si aggiorna tenendo un occhio di riguardo alle biciclette, il ministero delle Infrastrutture ha diffuso un documento in cui vengono accolte le proposte che gli erano state rivolte dall'Anci (associazione dei Comuni).

E si tratta ad esempio di estendere in città le zone a 30 chilometri orari, la possibilità di percorrere alcune strade in bici anche in senso vietato, riservare i primi 2-3 metri davanti alle auto ai semafori per le bici.

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