Cronaca locale

«Ladri di macchine» Lite Milano Bologna sul Salone dell'auto

«Ladri di macchine» Lite Milano Bologna sul Salone dell'auto

Fiera contro Fiera. Bologna batte il pugno sul tavolo e alza la voce contro Milano: giù le mani dal Salone dell'auto. La goccia che ha fatto traboccare un vaso (peraltro già colmo) è stato l'annuncio da parte dell'ex patron del MotorShow, Alfredo Cazzola (che nel 2007 ha venduto agli attuali organizzatori, i francesi di Gl Events) di volere organizzare a Milano il nuovo Salone internazionale dell'automobile, a dicembre prossimo a Fieamilanocity nello stesso periodo in cui era previsto il MotorShow. Ovvero, «in plateale sovrapposizione con le date storiche della fiera di Bologna. È grottesco - ha sbottato il presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli in una lettera “di viva protesta” indirizzata al presidente di Milano Fiere Fulvio Perini - che alle grandi difficoltà del mercato dell'auto in Italia si aggiunga una nuova competizione tra fiere come quelle peraltro già promosse sempre da FieraMilano in tante altre direzioni».
La stoccata dal numero uno della fiera romagnola fa riferimento a una vecchia, ma ancora non digerita contesa che ha già visto battagliare su fronti opposti le due città. Il «casus belli» è stato la Fiera dell'edilizia, il «Saie» (che ha rotto con Bologna nel 2006 «pur avendo un contratto che impegnava fino al 2010», dicono dalla fiera bolognese) che è invece diventato il «Made» milanese. Ma a Bologna non hanno lasciato cadere nel nulla quello che ritengono un vero e proprio «attacco frontale». Hanno fatto causa a Federlegno (l'organizzatore) e a FieraMilano (che ospita) per ottenere il risarcimento dei danni che il giudice ha quantificato (e accordato) in 6 milioni e mezzo di euro. Insomma tra Bologna e Milano c'è della vecchia ruggine che ora stride ancora di più.
Quest'anno il Motorshow è stato cancellato, complice la crisi storica del settore. «Non è stato affatto annullato - si è giustificato Campagnoli - ma l'organizzatore che ha deciso di non effettuare l'edizione 2013 ha pubblicamente e notoriamente confermato il suo impegno per i prossimi anni così come BolognaFiere è totalmente decisa a ogni iniziativa per riprendere e rilanciare questo storico appuntamento». Ecco perché ritiene «gravissima la scelta di sovrapposizione» e «diffido dal giustificare tale scelta lasciando intendere che essa è conseguente (e addirittura salvifica) all'annullamento definitivo del Motorshow a Bologna, affermazione che non corrisponde al vero». «Inammissibile» secondo lui che «Milano Fiere avalli», alla faccia del libero mercato. Nella diatriba si è inserito anche il sindaco di Bologna Virginio Merola che ha scritto al collega milanese Pisapia, anche se il Comune non ha partecipazione diretta nella fiera: «L'ho informato della situazione, mi farà sapere». Il sindaco ha confermato che l'edizione 2013 è saltata per l'assenza delle case automobilistiche «ma - ha detto - noi lavoriamo per il dicembre del prossimo anno, e quindi il mese di dicembre non è disponibile. Noi lavoriamo su come rilanciare la manifestazione, quindi ci aspettiamo che la Fiera di Milano rispetti le scadenze istituzionali che vengono decise dalla nostra regione insieme alla Fiera. Queste sono guerre che non abbiamo aperto noi». Ma che per ora viaggiano a senso unico.

Ieri nessuna controreplica dalla Fiera milanese.

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