Cronaca locale

Lambretta, il Municipio 2 chiede lo sgombero

Sala: «Continuo a liberare spazi, con buonsenso». Piscina: «Buonsenso? Via subito»

Neanche 24 ore dopo la nuova occupazione - questa volta in via Edolo 10, zona Centrale - il centro sociale Lambretta annunciava su Facebook «We are back», siamo tornati, e una lunga sfilza di appuntamenti. Ieri sera, cena post corteo contro il Centro di rimpatrio per i profughi (e anti Salvini), oggi una giornata aperta di presentazione dello spazio con banchetti di auto produzione di miele, cosmetici biologici, t-shirt, musica dal vivo, live painting, panini con salamelle o vegetariani (tanto per cominciare con gli incassi esentasse). Il centrodestra già venerdì sera dopo il blitz ha chiesto al Comune lo sgombero immediato, l'ultima occupazione del Lambretta in zona Calvairate, chiusa con lo sgombero a fine luglio, è durata circa un anno e mezzo, negli ultimi sei anni il collettivo si è insediato nelle villette Aler di piazza Ferravilla, poi in via Cornalia e in un'ex residenza della Statale. «Devo confrontarmi con l'assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo - ha premesso ieri il sindaco Beppe Sala - però fondamentalmente noi continueremo a cercare di liberare gli spazi illegittimamente occupati. Poi, con il buonsenso, con il fatto che il tutto va pensato con la questura per cui lo affronteremo a inizio settimana prossima». Il presidente del Municipio 2 Samuele Piscina, leghista, ribatte al sindaco che «il buonsenso può essere solo sgombero immediato del Lambretta dalla nuova sede occupata di via Edolo. Troppe volte abbiamo visto il mancato buonsenso di questa amministrazione comunale che spesso ammicca ai centri sociali. È capitato con il Leoncavallo per il quale il sindaco ha sempre avuto un occhio di riguardo. Continua a capitare in via Esterle, dove gli ex bagni pubblici di proprietà comunale sono occupati abusivamente dagli antagonisti e, a quanto pare, alla questura non è mai giunta alcuna denuncia. Capita anche in via Iglesias dove lo stesso collettivo di via Esterle continua indisturbato a occupare con prepotenza che li contraddistingue». Infine, aggiunge Piscina, «non possiamo dimenticare il T28 in viale Monza. Il luogo comune di tutti questi spazi occupati è che il Comune ha lasciato il Municipio 2 da solo a contrastare l'illegalità». Fa presente che già la prima notte «i residenti del quartiere cittadini del quartiere residenziale hanno dovuto subire il disturbo della quiete pubblica. Probabilmente inizierà poi l'attività di spaccio in un quartiere che era tranquillo. Non si può aspettare che sorga un nuovo Leonka. La zona 2 è presa di mira, ho chiesto un incontro urgente a prefetto e questore».

ChiCa

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