Cronaca locale

L'arte contemporanea vicino ai capolavori La nuova sfida di Brera

Da giovedì parte un ciclo di mostre che aprirà al pubblico luoghi inediti del palazzo. Con l'aiuto degli studenti

La Brera che non abbiamo mai visto si svela al pubblico per la prima volta con un grande progetto che - sempre per la prima volta - fa entrare nella storica Pinacoteca artisti contemporanei internazionali. Accademia di Belle Arti, Pinacoteca, Orto Botanico, Osservatorio Astronomico e la Biblioteca Braidense saranno il palcoscenico di «Brera in contemporaneo», progetto fortemente voluto dall'Accademia diretta da Franco Marrocco e presieduta da Marco Galateri di Genola.

La «scusa» saranno cinque grandi sculture realizzate da Luciano Fabro, Alberto Garutti, Jannis Kounellis e Giulio Paolini che verranno poste in dialogo con i capolavori della Pinacoteca, come lo Sposalizio della Vergine o la Crocifissione del Bramantino. Non c'è da spaventarsi: non si chiederà al pubblico di girare sperduti guida alla mano, cercando di orientarsi stanza per stanza, cortile per cortile, scalone per scalone: il progetto illuminato dell'Accademia ha già previsto due mostre contemporanee che animeranno tutto il complesso architettonico di Brera, seguendo le quali si sveleranno non solo le opere d'arte degli artisti invitati, ma anche luoghi inediti e nascosti dell'Accademia.

Apre giovedì la prima mostra che ha beneficiato della curatela degli studenti del Biennio Specialistico in Visual Cultures e pratiche curatoriali. L'altra mostra sarà all'interno del Salone Napoleonico dell'Accademia , dal 10 luglio al 27 settembre, e analizzerà l'evolversi delle pratiche artistiche nel secondo Novecento: «Ai confini del quadro. Brera anni sessanta-settanta».

Girando tra le due esposizioni sarà possibile anche vedere il Palazzo di Brera nella sua attività quotidiana, ovvero con aule e laboratori aperti al pubblico. Quest'ulteriore iniziativa si intitola «Accademia Aperta» (28 luglio-13 settembre), e i visitatori potranno entrare come «spie» nelle aule, adattate per l'occasione ad essere contemporaneamente sale espositive e di lezione, e vedere come lavorano gli studenti guidati dai rispettivi professori. Se progetti come questi testimoniano una realtà didattica e culturale dinamica e vivace, per quanto riguarda l'Accademia è una verità che continua fin dalla sua nascita nella seconda metà del Settecento: già del 1800 era costume invitare in Accademia personaggi esemplari per essere d'esempio agli studenti, ed assegnare loro il premio di «Socio Onorario». «Nel passato sono stati insigniti di questo riconoscimento persone come Cavour, Verdi e Garibaldi - dice al Giornale Franco Marrocco, Direttore dell'Accademia-. Da cinque anni, inoltre, Brera ha iniziato ad assegnare il Diploma Honoris Causae a personalità degne di nota, sempre a prescindere dall'essere artisti o meno».

Il 17 giugno, il prestigioso riconoscimento è stato consegnato in cerimonia ufficiale al designer novarese Enzo Mari.

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