Cronaca locale

Lavoratori «fantasma»: scoperti 710 irregolari

Più che lavoratori, veri e propri fantasmi. Precari pagati 6, massimo 8 euro all'ora, senza alcun contratto, spediti a fare i «promoter» nei centri commerciali per due, tre, al più cinque giorni consecutivi, in ogni caso mai oltre i trenta in tutto l'anno. E sono un esercito. Ben 710 irregolari scoperti dai finanzieri del Comando provinciale al termine di una verifica fiscale svolta nelle scorse setimane nei confronti della «Fma», azienda attiva nel settore pubblicitario, che ora rischia una pesante sanzione pecuniaria.

Per ogni lavoratore non regolarmente assunto, infatti, la legge prevede una sanzione amministrativa che va dai mille e 500 ai 12mila euro, alla quale si aggiungono 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata in nero, oltre alle sanzioni accessorie. Alla Fma, dunque, arriverà una maxi multa compresa tra un minimo di 1,6 milioni di euro e un massimo di oltre 9 milioni, corrispondenti alle oltre quattromila giornate lavorative in nero. Le fiamme gialle, inoltre, hanno contestato alla società anche un'evasione dell'Iva per 85mila euro, una base imponibile Ires sottratta a tassazione di 130mila euro, e rilievi per Irap evasa di 430mila euro.

L'identikit del lavoratore fantasma è quello del precario, con un'età compresa tra i 20 e i 60 anni, tutti assoldati per fare promozioni nei centri commerciali e negli aeroporti del Nord Italia (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Veneto), pagati una manciata di euro all'ora e con la prospettiva di essere lasciati a casa dopo pochi giorni.

Secondo le verifiche dei finanzieri, i lavoratori risultavano falsamente regolarizzati da una società cooperativa con sede a Livorno, ma in realtà di regolare non avevano nulla. Eppure, venivano coinvolti nelle promozioni in grande stile e per i marchi più famosi: tra i clienti della Fma - ovviamente ignari del trucco - c'erano infatti Pepsi, Star, Biffi, Msc crociere, Kodak, Coca cola, Sky, Walt Disney e Telecom.

I finanzieri hanno ascoltato le testimonianze di alcuni di questi 710 fantasmi del lavoro. E tutti hanno confermato. Nessun contratto, nessuna garanzia di occupazione. Un esercito di disperati, costretti a prendere quello che passa in tempo di crisi.

Che è molto poco, ma giusto un po' più di niente.

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