Cronaca locale

La Lega in piazza, sinistra scatenata

Salvini tenta la prova di forza: «Saremo 100mila». E trova le barricate di Cgil, partiti e centri sociali

La Lega in piazza, sinistra scatenata

«Avviso di sfratto al sindaco», dice Matteo Salvini parlando della manifestazione contro l'immigrazione e Mare nostrum con cui domani la Lega vuol dare una prova di forza. Un corteo che partirà da Porta Venezia per arrivare in piazza Duomo e che è anche un po' una rampa di lancio per la candidatura a Palazzo Marino che Salvini non ha mai nascosto di avere in mente. Anzi: ha già dichiarato più volte che è il suo più grande sogno politico. Così il popolo leghista in piazza è un'offensiva rivolta al sindaco, come ha ribadito il segretario della Lega: «Per i milanesi la manifestazione di sabato 18 ottobre sarà l'occasione di dare lo sfratto anticipato a Giuliano Pisapia, visto come ha ridotto la città».

Ma la tensione politica in vista dell'iniziativa contro l'immigrazione arriva anche a Roma. A Montecitorio i deputati della Lega hanno esposto in aula magliette e cartelli con lo slogan «Stop invasione. Milano 18 ottobre 2014», scatenando la reazione della presidente della Camera, Laura Boldrini. «Non fate pagliacciate, smettetela. È un argomento serio» li ha ripresi la Boldrini. E i leghisti: «Vergogna! Si vergogni lei».

L'episodio è avvenuto subito dopo l'intervento del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che ha offerto ai deputati un'informativa proprio su immigrazione e Mare Nostrum . E i leghisti ne hanno approfittato per pubblicizzare la mobilitazione di domani. «Sarà una manifestazione di massa e pacifica ma non so quante altre manifestazioni pacifiche sarò in grado di garantire, se non cambia nulla» aveva già detto Salvini. Parole vagamente inquietanti che hanno acceso ulteriormente i centri sociali, così il timore di scontri per domani adesso è piuttosto elevato.

A protestare c'è già la Cgil. «È inconcepibile che ancora oggi ci sia chi vuole fomentare l'odio razziale o religioso nei confronti di chi è fuggito da miseria, guerra e fame, mentre occorrerebbe una politica di unione tra i popoli in un processo di integrazione nel rispetto delle tradizioni e diversità» dice il segretario della Camera del lavoro di Milano, Graziano Gorla.

Un altro anticipo delle polemiche si è avuto con il corteo degli studenti, che ieri si è concluso in Porta Venezia come segnale di opposizione alla manifestazione anti Mare nostrum . «Siamo arrivati qui perché è il punto da cui partirà il corteo della Lega e poi perché è il luogo dove da mesi hanno trovano rifugio molti immigrati che scappano dalle guerre» le parole degli studenti. Il loro obiettivo: «Dimostrare che Milano è una città solidale e antirazzista». Salvini ride: «Ho fatto il liceo anch'io e ho partecipato a manifestazioni per perdere qualche ora di lezione. Spero che domani prendano 4».

Il leader leghista prevede una mobilitazione massiccia, ben oltre le 100mila persone. Parla dal gazebo di piazza San Babila: «Scenderanno in piazza tutti, casalinghe, pensionati, poliziotti e tranvieri, leghisti e non leghisti». E invita a un coinvolgimento trasversale, Pd incluso.

Anche se è difficile immaginare una convivenza pacifica tra esponenti di sinistra e la destra radicale di Casa Pound e Forza Nuova.

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