Cronaca locale

Leggere un film appena visto è rispetto per l'arte

Si deve a Ricciotto Canudo, poeta e romanziere pugliese, la definizione di cinema come Settima arte. Lo definì «scrittura di luce» e dopo architettura, musica, pittura, scultura, poesia e danza gli riconobbe una dignità che nessuno, prima di allora - ed era il 1921 - aveva sospettato. Se dunque questa è la sua dimensione, non è sufficiente guardarlo. Certo, è il primo passo ma non può fermarsi a una visione, spesso distaccata, svagata o drogata da una stanchezza che spinge all'abbiocco. Il film, insomma, va visto. Ma va anche letto, per apprezzarne la genesi. E insospettabili risvolti.

A svelare retroscena, tematiche, significati, novità e dibattito critico ha provato Gianni Gremese, storico editore specializzato in materia, che ha inaugurato la nuova collana «I migliori film della nostra vita», diretta da Enrico Giacovelli. Ogni titolo affronta e sviluppa un'opera del passato, recente o lontano, che abbia in commercio una versione in dvd per rendere agevole visione e lettura. Una scheda tecnica precede introduzione e prologo, seguiti da un racconto del film in cui la trama viene analizzata in ogni sua parte. La divisione in capitoli consente una lettura agile e comoda, conclusa da un epilogo e un'appendice, che comprende le dichiarazioni del regista e una carrellata di giudizi critici. Stampati in carta plastificata con un ricco apparato di fotografie in bianco e nero e a colori, ogni volume costa 14,90 euro e rappresenta una chicca da mettere in libreria, rigorosamente dopo aver visto il film.

L'intento culturale di offrire un approfondimento, apprezzato da specialisti e semplici cinefili, intende trattare il cinema davvero per quello che è. Un'arte. Finora sono disponibili in libreria otto titoli che abbracciano periodi e autori diversi. Da I cancelli del cielo di Michael Cimino ad Aurora di Friedrich Murnau. Il muto L'Atalante di Jean Vigo e 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, di cui ricorrono i 50 anni e il restauro. I gioielli di Madame de... di Max Ophuls e Otto e mezzo di Fellini. Splendore nell'erba di Elia Kazan ma anche Tutte le ore feriscono, l'ultima uccide di Jean-Pierre Melville. Si va dalla commedia alla fantascienza e dal noir al drammatico.

La prossima uscita sarà Baci rubati di Francois Truffaut, che costituisce la terza puntata del ciclo di Antoine Doinel, il personaggio interpretato da Jean-Pierre Leaud, alter ego del regista. La saga, nata per caso, parte con I quattrocento colpi, Antoine e Colette (un episodio de L'amore a vent'anni) e solo qui si inserisce Baci rubati, seguito da Non drammatizziamo, è solo questione di corna e L'amore fugge. Tra i volumi che verranno ci sono invece Il laureato, Kill Bill, C'era una volta il West, C'era una volta in America, Nuovo cinema paradiso, L'invasione degli ultracorpi e A qualcuno piace caldo.

Un film e un libro per gustare un'arte.

Commenti