Cronaca locale

Leonardo, nuove scoperte per il "Salvator mundi"

Sarà messo in mostra un foglio attribuito alla bottega e ritrovato nell'archivio del Castello

Leonardo, nuove scoperte per il "Salvator mundi"

Scampato il quasi incidente diplomatico per il mancato prestito dell'Uomo Vitruviano alla grande mostra del Louvre, il Cinquecentenario di Leonardo diventa un'occasione ghiotta per rinsaldare i rapporti con la Francia, ma soprattutto per far volare la luna di miele Comune e il Museo parigino.
L'inaugurazione di «Lèonard de Vinci» che si preannuncia come la mostra evento dell'anno, è stata anche l'occasione perché la delegazione milanese capeggiata dall'assessore alla Cultura Filippo Del Corno e il direttore del Castello Claudio Salsi, annunciasse una serie di nuovi eventi cult che rilanciano le ricerche sul Genio nel segno del sodalizio con Parigi. La prima, sostanziosa, riguarda (...) una grande mostra dedicata alla scultura italiana del Rinascimento, nel 2020 in primavera al Louvre e in autunno al Castello Sforzesco. La seconda sulla scia del progetto «Leonardo mai visto» è una mostra dossier nella Sala dei Ducali del Castello Sforzesco, «L'atelier di Leonardo e il Salvator Mundi». Un tema, quello della discussa tavola grande assente alla mostra del Louvre, particolarmente pop ma che si arricchisce di recentissime scoperte in seno all'archivio del Castello. La scoperta è un foglio custodito presso il Gabinetto dei disegni attribuito con certezza alla bottega di Leonardo (presumibilmente la mano è quella di Francesco Melzi) e mai presentato al pubblico. Studi anatomici tipici del maestro, ma sul retro la scritta a matita nera «Salvator Mundi». Forse, precisa Salsi «un primo abbozzo per un'epigrafe o una scritta esplicativa da includere nel dipinto a cui Leonardo lavorava intorno al 1510-13. È questa l'epoca cui possono perciò risalire anche alcune delle repliche, fra cui quella parziale firmata da Gian Giacomo Caprotti detto il Salaì, datata 1511 e custodita dalla Biblioteca Ambrosiana». La mostra-dossier a cura di Pietro C. Marani e Alessia Alberti, presenterà proprio il foglio riscoperto. Dal 31 gennaio al 19 aprile 2020, il Castello Sforzesco proporrà però anche un altro affondo su Leonardo, approfondendo un affascinante aspetto: la sua scrittura. Si intitola infatti «Una scrittura allo specchio. I segreti della sinistra mano di Leonardo», il progetto che ripercorre la formazione attraverso un'analisi della scrittura. Anche in virtù di questi nuovi eventi, il Comune annuncia la proroga dell'apertura della Sala delle Asse. Attesa anche per «Il corpo e l'anima. Sculture del Rinascimento in Italia da Donatello a Michelangelo (1460-1520)», curata da Marc Bormand, conservatore al dipartimento di sculture del Museo del Louvre, Beatrice Paolozzi Strozzi, già direttrice del Museo del Bargello a Firenze e Francesca Tasso, conservatore responsabile delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Il percorso della mostra che si inaugurerà al Louvre il 6 maggio 2020 e il 25 settembre al Castello, prevede 140 opere per ogni sede: 80 provenienti dall'Italia, 60 da musei europei e 10 dal nord America. Un'impresa in cui sono coinvolti quali prestatori i più importanti musei del mondo.

«Un progetto ambizioso sottolinea Salsi che racconterà lo sviluppo della scultura dal Quattrocento, affiancata alle altre arti».

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