Cronaca locale

L'estate elettrica del Museo della Scienza

Fino a settembre laboratori per i ragazzi, da Leonardo da Vinci alle biotecnologie

Simone Finotti

Entra nel vivo la ricca estate del Museo della Scienza. Fino all'11 settembre proseguono le iniziative di Museo Estate 2016, con laboratori tematici per i più piccoli: giusto oggi parte l'i.lab Materiali, fino al 3 luglio per scoprire i segreti di oggetti come guanti da sci e borse termiche, e approfondire ciò che accade quando si riscaldano o si raffreddano i materiali.

Dal 5 al 10 luglio sarà la volta di Leonardo, per imparare a scrivere come 500 anni fa con penna d'oca e inchiostro, conoscere i modelli delle macchine leonardesche e sperimentare il lavoro di bottega degli antichi scalpellini. Seguiranno (12-17 luglio) laboratori sulle Biotecnologie, per entrare nel mondo delle cellule, e su Energia & Ambiente (19-24 luglio), per realizzare un forno solare per le pizze e osservare fenomeni che riguardano l'energia: calore, elettricità, movimento e luce.

Senza contare, tutti i giorni, la possibilità di «immergersi» con il sottomarino Toti, partire con le locomotive di ieri e di oggi, ammirare da vicino l'unico frammento di Luna esposto in Italia, addestrarsi sulla nave scuola Ebe, salire sul ponte di comando del transatlantico Conte Biancamano e sfidare le onde con il catamarano AC72 Luna Rossa. Inoltre il Museo partecipa alla XXI Triennale ospitando nei rinnovati spazi delle Cavallerizze i progetti di Afghanistan, Albania, Algeria, Croazia, Germania, Grecia, Italia / Caimi Brevetti, Libano, Lituania, Myanmar, Portogallo, con la mostra Confluence e il programma di attività Fai da tech. Da non perdere poi l'apertura straordinaria per la «Cult night» del 5 luglio (dalle 18.30 alle 23.30) in occasione della 24esima Conferenza Generale Icom (International Council of Museums), in programma proprio a Milano dal 3 al 9 luglio. Un altro appuntamento imperdibile è per il 13 luglio, quando aprirà la nuova mostra interattiva Extreme.

In quel di via Olona, infatti, è «sbarcato» un segmento acceleratore Lep con camera di risonanza ad alta frequenza per studiare le «collisioni estreme».

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