Cronaca locale

Lettera dei musulmani per la moschea

L'imam di via Padova firma un appello indirizzato a Bergoglio: «Ci aiuti»

Il Papa sarà accolto a Milano dai rappresentanti delle altre religioni. E in Duomo sarà presente anche Mahmoud Asfa. Con una mail del vicario episcopale Luca Bressan, il direttore della moschea di via Padova è stato invitato insieme alla figlia Nibras, 22 anni, studentessa di giurisprudenza alla Statale. «Gli daremo il benvenuto e lo ringrazieremo per le sue parole» ha anticipato Asfa al Giornale. Intanto l'imam che in via Padova ha fondato la «moschea» più grande della città, ha preparato una lettera-appello destinata a Bergoglio: «Ci aiuti lui - gli dirà - Intervenga per chiedere una soluzione al problema della nostra moschea». E alla Casa della cultura islamica di via Padova la visita di Francesco sarà al centro del sermone di oggi.

Asfa è un dirigente importante nella comunità musulmana, non solo milanese. Da sempre partecipa a iniziative interreligiose e di dialogo con le istituzioni cittadine. Questo impegno gli è valso l'Ambrogino d'oro 2009. La sua posizione nel mondo dei centri islamici, poi, è piuttosto autonoma e sempre improntata alla moderazione e all'equilibrio istituzionale. Anche così si spiega l'invito arrivato dalla Curia - non certo il primo peraltro. La figlia Nibras invece, ha colpito tutti nel corso di un incontro alla presenza di Bressan, dove ha parlato delle parole che Bergoglio ha pronunciato negli ultimi mesi: «Parole - spiega Asfa - che sono state accolte anche dai nostri giovani in modo straordinario, come il no alla guerra di religione». «Nibras - ha raccontato il padre - ha concluso dicendo: Lo considero come mio nonnoe per un musulmano il nonno è la figura più importante della famiglia, la più saggia, quella che tutti apprezzano, la persona più cara e rispettata. Ha usato queste parole e per questo, forse, è stata chiamata».

La lettera-appello del direttore ha al centro il tema che più sta a cuore ai musulmani: «Bisogna avere un intervento dei nostri politici -ha detto Asfa, parlando di fallimento dei tentativi messi in campo finora - e noi cogliamo l'occasione facendo appello al Papa di intervenire, chiedendo di trovare una soluzione per costruire un luogo di culto a questa comunità di 100mila persone. È la figura più giusta per questo intervento. La nostra comunità lotta da 25 anni». «Questa - ha detto l'imam riflettendo sull'incontro - è l'occasione d'oro per dire basta con leggi e leggine create per complicare la vita di una comunità composta da persone che contribuiscono alla sviluppo della città, pagano le tasse, lavorano come tutti e come tutti meritano di avere un luogo degno di questo nome». «Gli saremo grati se lo farà e se sarà realizzata - ha concluso - Riponiamo tanta speranza in lui».

AlGia

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