Cronaca locale

Libri d'artista o incisioni Quei capolavori grafici di Mirò

Un corpus internazionale di gallerie che comprende diverse città anche in Francia, la Germania e l'Inghilterra sta organizzando mostre, e quindi raccogliendo opere e facendo ricerca, su Joan Mirò, l'artista spagnolo vissuto nei primi 80 anni del Novecento.

Libri d'artista o incisioni Quei capolavori grafici di Mirò

Un corpus internazionale di gallerie che comprende diverse città anche in Francia, la Germania e l'Inghilterra sta organizzando mostre, e quindi raccogliendo opere e facendo ricerca, su Joan Mirò, l'artista spagnolo vissuto nei primi 80 anni del Novecento. Per l'Italia è presente la Galleria Deodato Arte, milanese, con sede in via Santa Marta 6, e fino al 4 novembre ospita la mostra Joan Mirò, capolavori grafici come risultato delle ricerche di un anno sull'immaginario surrealista del pittore, scultore, ceramista e incisore (acqueforti, incisioni, calcografie, litografie e libri d'artista). La libertà di qualsiasi artista è vincolata alla conoscenza della tecnica che ha scelto di utilizzare, per questo le opere di Mirò nella loro molteplicità e diversità nel corso degli anni lo rendono un esponente illustre della grafica e l'incisione, tecnica scelta per l'approfondimento della mostra milanese: trasferire un disegno, un tema, su una matrice di legno o metallo per poi stamparlo, a colori o in bianco e nero, è il frutto di un lavoro di più ripetizioni, tentativi, perfezionamenti fino al raggiungimento di un risultato per l'artista soddisfacente. Ecco che il maestro catalano si applica all'arte incisoria con una straordinaria versatilità e fantasia, tanto che tra gli anni '50 e '80 Mirò si stabilisce in maniera definitiva a Palma de Maiorca e qui allestisce un laboratorio di incisione e litografia: colori accesi e simboli, per lavori ottenuti anche con strumenti inusuali come pettini, chiodi o dita e sempre, come è per le stampe, numerate. 86/100, 1/75: figure perlopiù stilizzate, geometriche, colori vivaci che si contrappongono a contorni neri accesi, creano un effetto sempre di movimento e instabilità nell'opera.

Particolarmente significativi sono inoltre i lavori incisori accompagnati da poesie di Jacques Prévert tratti dal libro in tiratura limitata Adonides (1975), le cui pagine originali esposte mettono in evidenza sulla stessa lastra l'incisione di versi e il disegno a simboleggiare la frequente unione delle due arti.

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