Cronaca locale

L'infanzia degli adulti: nasce l'arte di giocare con i mattoncini Lego

A Palazzo Pirelli martedì apre la mostra "Potere ai piccoli" sulle sculture di plastica

L'infanzia degli adulti: nasce l'arte di giocare con i mattoncini Lego

Un mattoncino dopo l'altro, con pazienza. Oppure, in preda a raptus creativo. Il Lego è spigoloso in materia ma malleabile nella fantasia di chi lo maneggia: può essere tutto, e il contrario di tutto. Lo dimostra una volta di più la mostra Potere ai piccoli, attesa allo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli da martedì fino al 20 settembre (da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30, il venerdì dalle 9.30 alle 13, ingresso libero).

Promossa dal Consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con Lego Italia, Potere ai piccoli è la prima mostra personale di Riccardo Zangelmi, artista di Reggio Emilia (il solo artista italiano certificato dalla mitica casa di giocattoli danese: nel mondo sono solo sedici) che, con i mattoncini colorati del Lego ci è letteralmente cresciuto.
«Era qualcosa di magico, è ciò che da bambino mi faceva dire: da grande farò l'ingegnere. Ed esattamente come me, tanti bambini si sono immaginati costruttori e ingegneri, hanno sognato un futuro armati di quei mattoncini».

È questo, in nuce, lo spirito di una mostra che composta da più di seicentomila pezzi di Lego forma una serie di opere cui Zangelmi ha voluto dare un significato simbolico. Un percorso creativo tra oggetti legati al mondo dell'infanzia (una trentina circa), costruiti dalla creatività dell'artista emiliano in varie dimensioni: dalla più grande, la scultura «Fly» fatta con la bellezza di ben 105mila pezzi, rappresentante una grande mano gialla pronta a lanciare un aeroplanino di carta nel cielo («è un invito a prendere coraggio e spiccare il volo verso i propri sogni»), a «Hope» («evoca la speranza, il sentimento forse più forte nei bambini»), al gigantesco «Ciucciotto» per poppanti, al gioco immortale «Acqua e Sapone» che da sempre ipnotizza i bambini, alla suggestiva «Chiedilo alle stelle» nel quale un bambino blu sceglie da un firmamento di stelle gialle sparse sul pavimento fino all'opera che più inneggia alla tolleranza, «Goat different», simboleggiante una capretta libera a pois che «vive secondo i propri sogni».

E proprio il sogno è il fil rouge di una mostra assolutamente innovativa della quale l'autore dice: «Mi sono spinto verso l'arte utilizzando il gioco, l'immaginazione e le creatività. Il Lego offriva tutte queste possibilità. Creando queste sculture mi sono entusiasmato esattamente come quando ero bambino. Il senso del Lego è che non basta sognare qualcosa, occorre il coraggio di farlo e di costruire i propri sogni. Il titolo della mostra, dunque, vuole essere un consiglio: Potere ai piccoli è, in fondo, un consiglio, ai piccoli ma anche agli adulti. Non smettete mai di inseguire i vostri sogni». All'ingresso della mostra - che verrà inaugurata martedì alle 13 - due poltroncine rosse e un tavolino giallo faranno da suggestivo habitat per i «selfie».

Un souvenir tra sculture all'insegna del divertimento.

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