Cronaca locale

Locarno spegne 70 candeline e prepara una parata di stelle

Tra gli ospiti Adrien Brody, Nastassja Kinski, la Ardant e Vanessa Paradis. Invitata anche Isabelle Huppert

Stefano Giani

E sono settanta. Come gli anni di Cannes. Festival coscritti, insomma. Locarno, che non si sente da meno, festeggia la ricorrenza modificando il nome e aggiungendo solo «festival». La notorietà fa il resto. L'edizione 2017 sarà all'insegna di tre aggettivi che, come tradizione, il direttore artistico Carlo Chatrian conia ogni anno per definirlo.

Eclettico. Musicale. Impegnato. Quello che inizia il 2 agosto e finirà il 12 abbraccerà vari generi e proposte - dal documentario all'argomento sportivo, dal film drammatico alla commedia - con la caratteristica comune di porre argomenti di discussione e approfondimento legati all'attualità o a temi scottanti.

L'immigrazione e la diversità razziale si aggiungono al motivo della casa su cui si concentra «Locarno talks», un'arena in cui le immagini scompaiono per lasciare spazio alla parola. Tre appuntamenti con il magistrato carla Del Ponte, l'architetto africano Francis Kéré, la cantante punk Peaches e l'astrofisico Ben Moore che dialogheranno insieme. Attese una parata di stelle a partire da Nastassja Kinski il 3, Adrien Brody il 4, Fanny Ardant, Vanessa Paradis, Mathieu Kassovitz e Isabelle Huppert dalla quale si attende conferma. Piatto ricchissimo quello dei film. Italia, Francia e Stati Uniti le nazioni più rappresentate. Apertura il 2 alle 21.30 in piazza Grande con Demain e tout les autres jours di Noémie Lvovsky con Mathieu Amalric, già visto in Venere in pelliccia di Roman Polanski e Les fantômes d'Ismaël di Arnaud Desplechin che ha aperto Cannes ed esce in autunno a casa nostra. La pre-apertura il 30 e 31 luglio con due serate a ingresso libero in piazza Grande, rispettivamente con Goldfinger e Due soldati, l'ultimo lavoro del regista milanese Marco Tullio Giordana, destinato alla tv ma valorizzato sul grande schermo. Due le rarità, Grandeur et decadence d'un petit commerce de cinéma di Jean Luc Godard, (1986) restaurato che uscirà in autunno in Francia e La telenovela errante di Raul Ruiz, (1990) sul Cile, patria del regista. L'opera si credeva perduta, ora è un inedito in gara.

In concorso anche l'americano Did you wonder who fired the gun di Travis Wilkerson al confine tra razzismo e noir, Lucky di John Carrol Lynch, già attore in Fargo dei fratelli Coen, En el septimo dia di Jim McKay sulla comunità messicana, Gemini di Aaron Katz, noir ambientato a Los Angeles. Del programma di piazza Grande si segnala il francese Sparring di Samuel Jouy (il 5 alle 21.

30) su un pugile sconfitto che rappresenta la reazione di tutti gli sconfitti in ambito sociale e lavorativo, Chien di Samuel Benchetrit (il 7) e Atomic blonde di David Leitch in uscita il 17 agosto in Italia.

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