Coronavirus

In Lombardia 4mila infetti. Sala: "Tsunami su Milano"

Le altre città immunizzate dall'ondata precedente. Cresce l'allarme: "Gli over 65 devono stare a casa"

In Lombardia 4mila infetti. Sala: "Tsunami su Milano"

La pandemia rischia di avere un effetto «dirompente» per Milano. Se a marzo l'obiettivo era difendere la metropoli dall'ondata del contagio da Coronavirus, cosa che in parte si era riusciti a fare, ora è troppo tardi. La città è finita nell'occhio del ciclone, tanto da far dire a Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute per l'emergenza Covid-19 , che «aree metropolitane come Milano, come Napoli, e forse anche Roma, sono già fuori controllo per quanto riguarda il contenimento dell'epidemia. Sono già numeri troppo alti per essere governati dalla metodologia tradizionale del tracciamento. Quando non si riesce a contenere, bisogna mitigare sostanzialmente devi bloccare la mobilità, che è una cosa terribile»

Di fatto l'allarme sale. «I dati sono preoccupanti ed evidenziano, come purtroppo avevamo previsto, una situazione di criticità generalizzata che deve essere affrontata con l'assoluto rispetto delle regole e grande senso civico» le parole direttore generale dell'assessorato al Welfare, Marco Trivelli, alla vigilia dell'ordinanza che farà scattare il coprifuoco dalle 23 di questa notte alle 5 su tutto il territorio lombardo commentando i quasi 4.125 casi in Lombardia di ieri, il doppio rispetto alla precedente contabilità, una cifra record dall'inizio della pandemia.

Rispetto alla scorsa primavera dunque la situazione si è ribaltata, con Milano che sta scontando il prezzo più alto della seconda ondata pandemica. A parlare sono i numeri: nell'area metropolitana si registrano 1.858 nuovi contagi, di cui 753 solo in città «contro» i 112 di Bergamo, i 196 di Brescia e i 97 di Cremona. «È facile comprendere il perché - spiega il sindaco Beppe Sala (nella foto) - quelle province hanno già pagato un grande prezzo a marzo e aprile, si è sviluppata una sorta di immunità, e volutamente non mi esprimo in maniera più scientifica.

Il provvedimento adottato dalla Regione, dal ministero della Sanità con i sindaci dei capoluogo è «quello che stanno facendo le grandi città in tutta Europa, Parigi, Barcellona, Londra, Bruxelles, Berlino, Francoforte: quindi non è folle e noi siamo qua per trovare una soluzione» difende la scelta Sala, che lancia poi un appello alla categorie più deboli. «In Italia su 36mila morti 33mila sono over 65 - ricorda il primo cittadino - Quindi distinguiamo tra chi è contagiato e chi ci lascia le penne purtroppo e noi dobbiamo proteggere quella fascia di età. Dico a chi ha più di 65 anni: restate a casa e limitate i contatti».

Così è necessario correre in aiuto anche delle categorie economiche più colpite dal coprifuoco, a partire dai ristoratori: «Io mi sto sgolando con il governo per far sì che questa fascia, in particolare in questo momento, sia tutelata e aiutata». Da parte sua il sindaco rivendica l'attivazione dello smart working per i dipendenti comunali, il potenziamento dei mezzi di superficie con il 15 per cento in più di corse («la metro sta viaggiando al 55 per cento di capienza» ricorda) e, suo malgrado, la disattivazione di Area B.

A dimostrazione «che il buon senso prevale sull'ideologia», mentre «sull'area C al momento le cose non cambiano».

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