Cronaca locale

M4, il cantiere infinito chiuderà solo nel 2023

La prima tratta tra Linate e Forlanini aprirà a gennaio 2021. Maggiori costi per 262 milioni

La M4 viaggia sempre più in ritardo sul ritardo. Secondo il cronoprogramma doveva aprire tutta entro il 2022, ma il Comune ha comunicato che si rimanda ancora. Entro il quella data aprirà solo un terzo della tratta. Intanto si stanziano «maggiori investimenti» per 262 milioni di euro.

«Il nuovo calendario - avverte Palazzo Marino - prevede l'apertura al pubblico per tratte funzionali: la prima sarà Linate-Forlanini Fs, il 31 gennaio 2021, e a seguire progressivamente, Linate-Dateo, il 30 giugno 2022, e l'attivazione della tratta Linate-San Babila, dicembre 2022. Il resto della linea aprirà il 31 luglio 2023».

La Giunta ha approvato ieri l'atto integrativo alla convenzione tra Comune e Concessionaria della M4 e la notizia vera è che su 313 milioni di stanziamento pubblico complessivo, un quarto andrà proprio per i ritardi. E oltre il 12 per cento per «nuovi imprevisti potrebbero verificarsi in tema di archeologia, per esempio nella stazione Sforza-Policlinico e De Amicis, e di sottoservizi».

«L'atto integrativo è frutto di un serrato e puntuale lavoro di revisione e verifica su tutta la tratta e su tutti gli aspetti della M4 dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità - svolto in stretto accordo fra l'Amministrazione e la Concessionaria dell'opera e consente di proseguire speditamente fino al termine della costruzione della Blu».

Il tentativo di rimettersi in carreggiata, non eviterà altri anni di disagi alla cittadinanza. Il costo della linea che dovrebbe unire l'aeroporto di Linate alla città lievita, ma secondo Palazzo Marino è in linea con altre città europee: «Il costo medio della M4 con l'integrazione di oggi si attesta a 128 milioni di euro al chilometro, ampiamente al di sotto della media di 141 milioni per chilometro dei costi di costruzione delle metropolitane di Roma, Helsinki, Berlino, Londra, Parigi, Barcellona e Salonicco». Il paragone con la Metropolitana di Roma, esempio di opera pubblica sempre in via di conclusione e buco nero per i fondi pubblici non fa ben sperare. «Anche il confronto con la milanese M5, 105 m/km per tutta la linea e 117 m/km del tratto più simile alla M4 Garibaldi-San Siro - insiste il Comune - deve tenere conto che la M4 ha una complessità costruttiva estremamente più elevata». Eppure la M5 è stata costruita di fianco al tratto interrato del Seveso.

Lo sforzo economico di Milano è comunque imponente: solo il Comune spenderà 139 milioni di euro per vedere entrare in azione i 47 treni che a pieno regime trasporteranno 86 milioni di passeggeri all'anno.

Il Comune ha provato a mettere una pezza ai disagi con la passerella piazza Tirana-San Cristoforo-Ronchetto sul Naviglio o la nuova viabilità Chiodi-Enna-Merula. Ma ancora non basta per evitare altri anni di disagi ai milanesi.

MBon

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