Cronaca locale

Dalla M6 al divieto per i diesel Ecco i quattro nuovi referendum

Dalla sesta linea della metropolitana (entro il 2020) al servizio di corso Sempione e viale Ripamonti all'estensione di Area C fino alla cerchia ferroviaria alla creazione di una zona «a bassa emissione» da cui siano banditi prima i veicoli merci con motore diesel inferiore alla classe 5 ed entro il 2020 a tutti i veicoli diesel e ai motocicli a due tempi. Anche se sui 5 referendum ambientali votati nel 2011 sono stati per loro stessa ammissione - e secondo il parere dei 15 esperti che siedono nella Consulta - «è mancata una cabina di regia comunale ed è stato realuzzato solo il 30% dell'intero piano strategico», il comitato MilanoSiMuove ci riprova. il radicale Marco Cappato e Edoardo Croci, l'ex assessore alla Mobilità nella giunta Moratti, con Carlo Montalbetti, il senatore verde Fiorello Cortiana e altri esponenti super partes hanno depositato ieri negli uffici comunali 4 nuovi referendum con le prime 100 firme necessarie per avviare la procedura. Entro 15 giorni il Comune dovrà esprimersi sulla fattibilità, seguiranno mille firme da presentare ai Garanti e poi i banchetti per raccogliere le altre 14mila adesioni necessarie perchè si possa andare alle urne. Obiettivo: votare subito dopo le Comunali. E questa volta, primo test in Italia, non saranno referendum propositivi ma vincolanti per l'amministrazione. E vengono accompagnati dalle possibili coperture economiche, per un totale di circa 2 miliardi di euro («ma almeno 500 milioni potrebbero essere coperti da fondi regionali e statali»). E varrebbe 100-150 milioni di euro in più secondo il comitato l'estensione del ticket fino alla cerchia ferroviaria, accompagnato da una «circle line», la creazione di un anello ferroviario. Non solo ambiente questa volta: un quesito chiede di realizzare 25mila nuovi alloggi sociali senza consumo di suolo, trasformando uffici sfitti in case popolari. Il secondo tema è la riapertura dei Navigli, il terzo quello più complesso sul taglio al traffico, che prevede anche la pedonalizzazione del centro. Si chiude con la tutela e raddoppio del verde pubblico. I fondi? «Vendita di A2a e Sea in primis, ma anche Serravalle, Farmacie comunali e stadio di San Siro». I referendum «sono trasversali, invitiamo tutti i partiti a partecipare».

Verde pubblico attrezzato entro 500 metri da casa, 8 percorsi ciclabili dal centro alla periferia, parchi su aree dismesse

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