Cronaca locale

Mansarda a 1.100 euro Gli sciacalli speculano anche sulla malattia

Una mansarda di 40 metri quadri vicino allo Ieo costa 1.100 euro al mese. Un bilocale a due chilometri dalla clinica Humanitas arriva fino a 750 euro. E le cose peggiorano attorno a via Venezian, sede dell'Istituto dei Tumori, dove gli affitti si attestano sui 400 euro alla settimana, 1.600 euro al mese. Il business degli sciacalli che speculano sui viaggi della speranza dei pazienti che arrivano da fuori regione si è altamente specializzato. Ovviamente in nero. E sembra quasi che, in base a un accordo implicito, i proprietari delle case facciano cartello, omologandosi su prezzi affini a seconda della zona e della vicinanza all'ospedale. Senza il minimo pudore e senza dover rendere conto a nessuno, con la massima libertà.Basta un annuncio sui siti-bacheca di libero accesso ed il gioco è fatto: si tende la trappola a chi appende la propria vita a un filo, a una visita e a una terapia. Per chi accompagna a Milano un parente a cui sono stati diagnosticati pochi mesi di vita la priorità è una sola: avere un alloggio il più vicino possibili all'ospedale per esserci sempre, per qualsiasi emergenza. Imbarazzante il caso in cui sia lo stesso paziente, e non solo il suo accompagnatore, a dover alloggiare in città per brevi periodi: tra gli annunci non ce n'è uno che faccia cenno a ingressi o a bagni adatti ai disabili e a chi si muove in carrozzina. Una giungla che va avanti da anni: iniziata con le fotocopie appese sui pali di fronte agli ingressi degli istituti di cura, è decollata con Internet. Senza agenzie, senza controlli. Gli ospedali privati si sono attrezzati: Ieo e San Raffaele hanno aperto un albergo interno per accogliere i parenti dei ricoverati. Per il resto è un disastro. Tuttavia la Regione Lombardia sta cercando una soluzione. L'assessore all'Urbanistica Viviana Beccalossi vuole istituire, entro l'estate, un tavolo a cui siederanno le associazioni degli amministratori di condominio e dei proprietari di casa. «Ho già scritto alle associazioni e sto aspettando una risposta - spiega la Beccalossi - Dobbiamo fissare regole e trovare soluzioni contro questi sciacalli. Speculare sulla disperazione è assolutamente amorale.

E tra l'altro si crea una forma di concorrenza sleale verso chi fa le cose in regola». MaS

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