Cronaca locale

Mappati e bloccati gli evasori della mensa «Stop servizi comunali»

Anche Milano ristorazione a caccia dei furbi. Importi non pagati in calo: sotto i 5 milioni

Mappati e bloccati gli evasori della mensa «Stop servizi comunali»

Comincia a dare i suoi frutti l'attività di sollecito e di recupero delle insolvenze del servizio mensa nelle scuole di Milano. In 4 anni e mezzo Milano ha recuperato oltre mezzo milione di euro. L'insolvenza è, in generale sotto la media nazionale, fissata al 20%. A Milano oggi le famiglie insolventi sono il 16% del totale, così distribuite: il 12,7% nella scuola dell'infanzia, il 17,4 nella scuola primaria e il 18,8 nella scuola secondaria. Nella scuola dell'infanzia gli insolventi sono 2.978 su 23.440, nella primaria 7.914 su 46.198, nella secondaria sono 1.489 su 7.906. Gli alunni totali sono 77.544, gli insolventi 12.381.

Ammonta a poco meno di 5 milioni di euro l'importo delle insolvenze nell'anno scolastico 2016-2017 (ultimo anno disponibile). Quattro anni prima arrivava a 5 milioni e 400mila euro. Il recupero per l'anno in corso è ancora aperto e proseguirà fino a tutto il mese di dicembre, alla fine del quale il dato 2017-2018 sarà certificato da Milano ristorazione e svelato.

Il fenomeno aveva raggiunto dimensioni preoccupanti negli anni precedenti al 2012 e per contenerlo Palazzo Marino ha messo a punto una serie di attività che hanno anche messo in carico a Milano ristorazione alcune azioni. Fra gli strumenti messi a punto, il Comune sottolinea l'adozione di una comunicazione più innovativa, con mezzi alternativi alla raccomandata. Sono stati inviati ancora 14mila solleciti via posta nel 2016-2017 (da 38mila che erano nel 2013-2014). In compenso, gli sms mandati agli insolventi sono stati 10.477 e nel 2016-2017 e sono partite anche 11.116 mail. Il calo delle insolvenze dal 2012-2013 è stato costante: circa 210mila euro il primo anno, poco meno di 100mila il secondo, circa 60mila il terzo e infine 130mila circa nella variazione dell'ultimo anno disponibile. Il numero delle famiglie insolventi accertate al 31 dicembre 2017 sfiora quota 10mila: 9.352. Alla Direzione Bilancio ed Entrate è stata chiesta un'analisi dei soggetti insolventi, iscritti al servizio di refezione scolastica che - non avendo consegnato l'Isee - risultano in fascia massima. Questi nuclei familiari sono stati quindi classificati secondo gli scaglioni Irpef e sono stati geolocalizzati: è curioso vedere la concentrazione di insolventi con i redditi più alti sempre nella stessa zona di Milano (più o meno Città studi). «Stiamo indagando tutti coloro che non ci presentano l'Isee per capire se sono in reali difficoltà o meno - spiega l'assessore Laura Galimberti - L'idea è quella di proseguire con azioni mirate per far conoscere a sempre più persone la possibilità di presentare l'Isee per usufruire delle tariffe agevolate.

A seguire vorremmo valutare la possibilità di inserire il blocco per gli insolventi - come già avviene per Centri estivi e Case vacanza - per accedere ad altri servizi non essenziali del Comune di Milano».

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