Cronaca locale

La maratona del pianoforte: in tre giorni 450 concerti

Oltre 250 luoghi faranno da cornice alle esibizioni In arrivo anche il recordman della suonata più lunga

Piera Anna Franini

È in arrivo una pioggia di 450 concerti in oltre 250 luoghi in soli tre giorni: il 19, 20 e 21 maggio. Ritorna Piano City il festival che ha per logo la silhouette più accattivante di uno strumento musicale, la coda di un pianoforte. Centro pulsante è il Piano Center di GAM PAC, quindi i giardini di Villa Reale, e più in generale piazze, auditorium, teatri (ma non i soliti), Fondazioni, locali vari: tutti palcoscenici di nomi di richiamo ma anche di un esercito di giovani interpreti. A Piano City gioca la carta della sorpresa: concerti all'alba, di notte, lunghi ore ed ore, maratone. Il taglio del nastro, il 19, è affidato al pianista in pantofole e vestaglia (vabbé), nei Guinness dei primati per aver tenuto il concerto solistico più lungo della storia: 27 ore, 3 minuti e 44 secondi. È Chilly Gonzales, interprete a proprio agio con classica, rap ed elettronica. Si esibirà a villa Reale presentando brani dall'album «Piano Solo II».

Altro momento chiave del festival, l'incontro con Michael Nyman, l'autore della colonna sonora di Lezioni di piano. Per Piano City ha composto una nuova versione di «The Otherwise Very Beautiful Blue Danube Waltz», per 50 pianoforti giocattolo messi a disposizione dei più piccoli. Per soddisfare le richieste, gli appuntamenti con Nyman e i Toy Pianos saranno sei: sabato e domenica alle 12, alle 16 e alle 18, al Piano Center. Il Teatro dell'Arte sarà una bottega dove si alterneranno artisti che accompagneranno per mano il pubblico in diversi stili e periodi. Sabato 20 alle 16.30 Marco Fumo spiega la storia del jazz a un secolo dalla morte di Scott Joplin. Emanuele Arciuli, specialista di musica americana, racconterà la rivoluzione innesca da John Cage. Michele Campanella aiuterà a entrare nella galleria dei Quadri di un'esposizione di Mussorgsky. Nella Piazza Tre Torri di City Life, la sera di domenica 21 Daniele Lombardi eseguirà «Sembrava una nuvola», per cinque pianoforti, ispirata a Perelà, l'uomo di fumo protagonista della famosa favola di Palazzeschi. Al termine del concerto, sarà presentata una versione per soli pianoforti del concerto di Bach per quattro tastiere e orchestra BWV 1065, ai pianoforti Maria Clementi, Gianluca Luisi, Vittorio Rabagliati e Elena Lasala.

Altra novità assoluta «A landscape in my hands», composizione originale di Daniela Terranova eseguita dalla pianista Anna D'Errico, in programma sabato 20 alle 16 a Santeria Social Club. Per chi preferisce il coté classico, alla Palazzina Liberty, sabato 20 alle 12, gli allievi del Conservatorio di Bergamo eseguiranno l'integrale delle Sonate di Beethoven. Altra non stop è riservata a Philip Glass, domenica 21 alle 10 alla Fondazione Prada. Il pianista Nicolas Horvath esegue tutta la sua produzione pianistica in ordine cronologico. omenica 21 dalle 16 alle 18 gli allievi di Maria Grazia Bellocchio eseguiranno sul pianoforte di Liszt al Museo Teatrale alla Scala pagine dedicate a György Kurtág.

E ancora in tema di primati, nel cortile di Brera, sabato 20 dalle 13 sei ore ininterrotte di musica a due pianoforti, tra cui il Bolero di Ravel.

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