Lo scorso 24 giugno, nel giorno in cui il suo assessore Pd al Welfare «apparecchiò» una maxi tavolata da Guinness dei primati al parco Sempione per difendere l'accoglienza dei profughi, Beppe Sala si definì l'«anti Salvini». Dichiarazioni che poi provò a smussare nei toni. Alla vigilia (quasi) della nuova manifestazione pro immigrati promossa per sabato prossimo dal solito assessore Pd, Pierfrancesco Majorino, il sindaco ieri ha fatti un video-appello ai milanesi. «Stiamo insieme sabato per la marcia People, prima le persone che già dal titolo dovrebbe dire tutto» afferma. E il titolo gioca non a caso sullo slogan leghista «prima gli italiani». Da Palestro a piazza Duomo sfileranno contro il decreto Salvini che riapre i centri di identificazione e accorcia le maglie dell'accoglienza i portavoce di alcune Ong, il segretario della Cgil Maurizio Landini, il candidato alla segreteria del Pd Nicola Zingaretti, Emma Bonino, Laura Boldrini oltre ad Anpi, Anci e varie associazioni locali. Ci sarà anche un maxi barcone portato dall'associazione Vivere San Siro. «Io - continua Sala - voglio esseci per testimoniare la mia volontà di essere contro ogni tipo di discriminazione, per colore della pelle, razza, genere, orientamento sessuale, salute. Voglio stare con voi in questa marcia di colori e musica. Non ci saranno i soliti discorsi politici dal palco. Voglio esserci non per dovere ma perchè i miei concittadini mi guardino in faccia e vedano che i sono lì perchè ci credo, lo sento». E infine «voglio esserci e spero che voi ci siate perchà la poltiica non la fanno solo i politici, la fate voi e sarà anche una poderosa testimonianza politica. Stiamo insieme sabato dimostrando che un altro modo di vedere la socialità è possibile».
People, sottotitolo la marcia anti Salvini.
