Cronaca locale

Maroni resta superassessore Il suo vice sarà Fabrizio Sala

Promosso Gallera, Altitonante sottosegretario L'impegno del governatore: l'interim sarà breve

È il giorno della verità oggi in giunta o almeno dovrebbe esserlo. Roberto Maroni ha annunciato più volte che entro oggi avrebbe annunciato le novità per il rilancio della giunta. Un incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi, martedì sera, ha segnato un momento importante del nuovo assetto della Regione, dopo la crisi aperta dall'arresto del vicepresidente, l'azzurro Mario Mantovani, e dall'inchiesta che ha colpito l'assessore all'Economia, il leghista Massimo Garavaglia. È evidente che la Regione, che ha subito una mozione di sfiducia da parte dell'opposizione, ha bisogno di rilancio.

La trattativa con Forza Italia, guidata da Mariastella Gelmini e diventata ieri molto serrata, continuerà stamattina. Il punto più importante, ovvero le deleghe alla Sanità, che in questo momento Maroni sta gestendo ad interim , rimarrebbero al presidente della Regione, che però si è impegnato con gli azzurri a mantenerle per un periodo breve. Come ha osservato il leader della Lega, Matteo Salvini, se la Regione è sotto attacco, «è bene che sia il governatore, che ha le spalle più larghe, a mantenere l'incarico». Ma passata la buriana giudiziaria, l'intenzione è individuare una personalità di garanzia che possa poi gestire l'assessorato.

C'è poi l'importante questione del numero due. Per la vicepresidenza sembra ormai certa la scelta di Fabrizio Sala, uomo forte del partito, dopo giorni in cui erano state molto alte le quotazioni di Valentina Aprea. L'attuale assessore alla Casa cederebbe una parte delle deleghe. Il neo assessore Giulio Gallera, promosso appunto da sottosegretario, assumerebbe incarichi di tipo sociale. Le competenze di Gallera (così come in parte quelle di Sala) restano però ancora da definire, perché alcuni aspetti che riguardano le politiche sociali andrebbero a sovrapporsi con le deleghe di altri assessori. Fabio Altitonante diventerebbe poi sottosegretario alla Città metropolitana.

Maroni avrebbe probabilmente preferito come vice l'assessore al Lavoro, Valentina Aprea, che è forte anche di una conoscenza della macchina romana, dal momento che ha lavorato al ministero dell'istruzione con Letizia Moratti. Ma durante una movimentata riunione del gruppo di Forza Italia di ieri, ancora una volta è stato chiaro che Valentina Aprea non è gradita ai consiglieri. I motivi sono essenzialmente legati al fatto che lei non appartiene agli eletti ma agli esterni, è un assessore che non è stata votata durante le elezioni regionali.

D'altra parte Aprea, nell'ipotesi di diventare vice, ha fatto sapere di non aver intenzione di lasciare le importanti deleghe che sono di sua competenza, molto rinforzate durante l'ultimo pacchetto welfare votato dalla giunta Maroni. Tocca a lei, infatti, gestire il Pil, il progetto di inserimento lavorativo, che vale 10 milioni e anche la Dote unica lavoro, finanziata con consistenti fondi europei.

Sul fronte di Ncd sono attesi cambiamenti di deleghe. L'artigianato dovrebbe passare da Mario Melazzini a Mauro Parolini. Melazzini però riceverebbe l'incarico importante di occuparsi di Ricerca e innovazione. Ncd ha chiesto anche un ruolo per Angelo Capelli di delegato alla sanità, con l'incarico di trattare con Roma, anche grazie ai buoni rapporti con il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin. Si è poi parlato di un consigliere delegato alla Trasparenza e alla Legalità, che sarebbe gestito da un ex pm, e di un incarico alle Pari opportunità. Ma si tratta di questioni da definire.

Infatti, nonostante incontri, riunioni e vertici, le caselle non sono ancora tutte tornate al loro posto: si limerà ancora oggi.

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