Cronaca locale

Mense scolastiche, il pranzo piace a (quasi) tutti

Il Comune: «Continuiamo a lavorare sulla ristorazione». Promossi il servizio e l'igiene

Oltre 3mila questionari sono stati distribuiti nelle scuole di tutta la città per fornire una fotografia dettagliata e rappresentativa del grado di soddisfazione degli utenti del servizio di refezione. Dai giudizi espressi dai bambini di 10 scuole primarie, dai loro genitori e dai genitori dei piccoli frequentanti 14 scuole dell'infanzia emerge l'immagine di un servizio di qualità, con un menù considerato complessivamente vario (79% genitori infanzia, 75% genitori primaria, 67% bambini primaria), quantità di cibo adeguate (74%, 74% e 67% delle tre classi del campione) e buona qualità dei cibi e degli ingredienti (64% delle famiglie con figli 0-6 anni e 50% con figli 6-11 anni).

Se la pulizia delle mense e delle stoviglie e la gentilezza degli addetti è fuori discussione - con percentuali di gradimento che, rispettivamente, si attestano al 90%, 92% e 94% - ci sono però margini di miglioramento relativi al giudizio complessivo sul gusto percepito. Se, infatti, il 67% dei genitori della scuola dell'infanzia afferma che il cibo è buono e i figli mangiano volentieri a scuola, solo il 49% dei genitori della primaria si dichiara d'accordo, nonostante l'affermazione sia condivisa dal 58% dei bambini direttamente interessati.

«Un'indagine ampia ed approfondita era necessaria per individuare i punti di forza e le aree di miglioramento di un servizio prioritario per tutta la città come la refezione scolastica - spiega la vicesindaco e assessore all'Educazione, Anna Scavuzzo - Siamo soddisfatti dei giudizi sulla pulizia delle mense, sulla varietà dei menù e sulla qualità delle materie prime, ma non possiamo accontentarci. In particolare, dobbiamo lavorare per aumentare il gradimento complessivo dei pasti: siamo consapevoli che in tema di cibo le opinioni sono molto personali e che non sempre gradimento e qualità vanno di pari passo». Soprattutto quando si tratta dei più piccoli, che ancora vanno educati ai principi di un'alimentazione completa e corretta, ma siamo convinti che sia possibile fornire un servizio di sempre maggior qualità che riesca anche ad andare incontro ai gusti dei bambini e delle famiglie. «Per farlo, insieme alla collaborazione e al dialogo costante con le commissioni mensa istituite in tutte le scuole, che proprio in questi giorni hanno eletto i nuovi rappresentanti cittadini», conclude la vicesindaco. Si stanno valutando anche la possibilità di realizzare gruppi specifici di lavoro ed assaggio con genitori e bambini nell'elaborazione delle ricette e nella scelta dei menù.

«Si tratta della prima customer care effettuata sul servizio mense di Milano Ristorazione da dieci anni a questa parte - commenta l'assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data, Lorenzo Lipparini - che si aggiunge agli strumenti di rilevazione già utilizzati e che in futuro potrà essere affiancata da altre indagini, per esempio i focus group.

L'obiettivo di questa rilevazione non è consegnare delle pagelle, ma ascoltare i genitori e i bambini al fine di orientare l'attività amministrativa e gestionale del Comune di Milano e di Milano Ristorazione».

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