Cronaca locale

Migranti, vertice con il Viminale per fissare la paga dei «volontari»

In cento raccolgono foglie. Majorino: «No a lavori gratis»

Paola Fucilieri

Non è tutto verde quel che luccica. È proprio il caso di dirlo davanti all'iniziativa di Palazzo Marino ideata, in collaborazione con il settore Urbanistica e verde, dall'assessorato al Welfare del Comune. L'assessore Pierfrancesco Majorino ieri mattina era al parco Sempione per la prima data di «Un'azione in Comune», dieci appuntamenti di volontariato, con protagonisti i profughi richiedenti asilo che puliranno i principali parchi e le aree verdi della città, faranno lavori di piccola manutenzione in alcuni stabili di edilizia popolare e rimuoveranno i graffiti dai muri. Un'iniziativa che terminerà domenica 18 dicembre sempre al Sempione. Un'attività che, però, in qualche modo, è destinata a restare in secondo piano, sempre oscurata com'è dalla «nube» di quella che è la vera emergenza che affligge la città: il sovraffollamento di Milano, in particolare dell'hub di via Sammartini. La struttura infatti è al collasso anche se sul numero degli ospiti c'è un «balletto» tra Regione e Comune: per la prima sono 730, per Palazzo Marino 490. Una situazione comunque insostenibile anche dal punto di vista igienico e sanitario, come ha testimoniato Ats (ex Asl) in una relazione tecnica mandata sabato a Palazzo Marino dopo un sopralluogo nell'hub debordante di profughi, molti dei quali, com'era prevedibile, si sono presi la scabbia e altre malattie infettive.

Ieri ragazzi afghani, somali ed eritrei, tutti richiedenti asilo e provenienti perlopiù dal centro di accoglienza di via Aldini, hanno raccolto al parco Sempione 70 quintali di foglie nell'area tra piazza del Cannone e l'Arena Civica. Contemporaneamente un altro gruppo di una ventina di loro era impegnato invece in via Cenisio, a spostare dei mobili in un centro anziani. Con addosso le pettorine gialle inneggianti al titolo dell'iniziativa, al Sempione solo nella prima ora avevano riempito 350 sacchi e si sono lasciati fotografare volentieri.

Non incanta, però, l'assessore al Welfare di Palazzo Marino, l'annuncio del «bonus» ai comuni che accolgono profughi promesso sabato sera dal premier Matteo Renzi che ha dichiarato di prevedere per Milano una tantum pari a circa 1,9 milioni di euro, visto che la città sta facendo sforzi sovrumani. Quanto alla possibilità di prevedere un compenso per i profughi coinvolti, Majorino ha dichiarato che sul tema ci saràanche un incontro la prossima settimana con il Viminale.

«Le risorse sono utili ma da sole non servono - ci ha detto ieri mattina l'assessore -.

Qui c'è un problema di sbagliata ripartizione dei profughi a livello nazionale da risolvere e infatti la prossima settimale i vertici del Viminale saranno a Milano . Com'è possibile che continuino ad arrivare a Milano, come in altre città, profughi che hanno fatto richiesta d'asilo a Bologna o a Torino?»

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