Cronaca locale

Milano, allarme legionella: sei i casi in pochi giorni e uno di loro è deceduto

Nell'hinterland i tecnici dell'Asl sono al lavoro per capire la fonte di contagio: analisi a rubinetti di case e alle fontane

Milano, allarme legionella: sei i casi in pochi giorni e uno di loro è deceduto

Sono già sei i casi di legionella a Bresso. In pochi giorni, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nel paese di 26 mila abitanti alle porte di Milano sono state infettate delle persone tutte sopra i 70 anni. Uno di loro è deceduto. I tecnici dell'Asl stanno prelevando dei campioni d'acqua dalle case e stanno esaminando le fontane per riuscire a capire la fonte da cui è partito il contagio.

La legionella è un batterio presente in ambienti acquatici, naturali o artificiali, che prolifera in condizioni di stagnazione, in presenza di sedimenti e incrostazioni ed ha il massimo sviluppo quando la temperatura dell'acqua è compresa tra i 25 e i 42° centigradi. Sopravvive anche quando l'acqua varia dai 5 ai 55° centigradi. In Italia si ammalano di legionella circa 1300 persone all'anno e la trasmissione del batterio avviene respirando goccioline d'acqua infetta. Capire come siano state contagiate le sei persone è difficile, viste le modalità di trasmissione del batterio. Possono aver contratto il batterio in un locale pubblico con impianti di condizionamento difettosi, da climatizzatori infetti o semplicemente possono essere stati contagiati con l'acqua di casa. L'amministrazione ha invitato i cittadini a prendere delle precauzioni come non farsi la doccia e non irrigare i giardini. "Non intendiamo sottovalutare quanto è avvenuto e vogliamo proseguire nell’opera di prevenzione e informazione", ha affermato il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli in una nota pubblicata sul portale del Comune.

I sei anziani che si sono presentati al Pronto soccorso della zona presentavano dei sintomi simili alla polmonite, solo in seguito ad esami approfonditi si è scoperto che in realtà si trattava di legionellosi. I contagiati sono stati poi ricoverati neglio ospedali di Niguarda, Sacco, Cinisello Balsamo e Multimedica. I più a rischio sono le persone in età avanzata, i fumatori, gli immunodepressi e chi è affetto da patologie cronico-degenerative.

Il tasso di mortalità si aggira tra il 5 e il 15% dei casi.

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