Cronaca locale

A Milano arriva il Fenomeno Giani: «Identità e spettacolo»

L'ex bandiera della Nazionale ha scelto la Powervolley «Qui sono mancati i risultati, ma io gioco per vincere»

Sergio Arcobelli

A Milano arriva un Fenomeno. Non ci arriva da turista, anche se tra vialoni e piazze lui che è un monumento della pallavolo italiana viene riconosciuto immediatamente dai passanti, ma nella nuova veste di allenatore della Revivre, la squadra meneghina di A1 di pallavolo maschile. Lui è Andrea Giani, bandiera della Nazionale italiana che ha vinto praticamente tutto con i rispettivi club (Modena e Parma) e in maglia azzurra insieme ai ragazzi della Generazione dei Fenomeni. «La società - ha dichiarato il presidente Lucio Fusaro - aveva necessità di una svolta. Ricominciamo dall'immagine, perché Milano è Milano ed è guardata da tutti». Ecco spiegato il motivo di questo cambio di rotta, dopo una stagione al di sotto delle attese e chiusa con l'ultimo posto in classifica e cinque vittorie contrapposte però a ventuno sconfitte. Allora la scelta di chiamare il Giangio sotto la Madonnina serve proprio a scuotere un ambiente che fatica a digerire l'assenza di un palazzetto che ospiti le partite casalinghe. Più precisamente, Milano deve giocare a Busto Arsizio al Pala Yamamay anziché tra le proprie mura. L'immagine e la notorietà di Giani, in questo senso, possono servire a riempire, per intero, l'impianto.

Più che il pubblico, però, in questi tre anni sono mancati i risultati. E l'ex giocatore azzurro lo sa bene. «In parte è vero, ma è mancata soprattutto l'identità». Concetto che ieri Giani nella conferenza stampa di presentazione ha ripetuto più e più volte, spiegando dall'alto della sua lunga carriera da giocatore e da allenatore che prima di arrivare a certi traguardi è fondamentale raggiungere una solida identità di gruppo. «Il nostro progetto è questo e questo sarà il mio primo obiettivo. Perché voglio proporre in campo una squadra che giochi in una determinata maniera, che abbia una maglietta. Poi c'è l'obiettivo sportivo, perché sono il primo che gioca sempre per vincere».

Quest'estate la nostra Nazionale, per la quale Giani è stato capitano di lungo corso, è arrivata vicina a vincere il tanto agognato oro olimpico. Ma Giani non ha dubbi: «È una squadra molto forte, ha la possibilità già quest'anno e l'anno prossimo di vincere tutte le manifestazioni internazionali che disputerà. Mancherà Juantorena? Si è preso un anno sabbatico, lui non è sostituibile, ma possiamo primeggiare ovunque». Come il campionato italiano, la Superlega, che anno dopo anno alza il suo livello tecnico tanto da renderlo il più difficile e incerto del mondo. «È stata una Superlega molto equilibrata, con varie fasce, ma con le squadre più forti che anche loro hanno perso alcune partite. Lo si è visto in ogni set. In semifinale, adesso, ci sono le quattro squadre più forti. Chi vincerà? Difficile dirlo».

Attorno alle squadre di pallavolo c'è sempre tanto entusiasmo da parte dei tifosi. Entusiasmo che il Giangio, abituato a straordinarie imprese in tanti anni di carriera (l'ultima di queste l'incredibile 2° posto agli Europei da ct della Slovenia, sbattendo fuori dal torneo proprio l'Italia), vuole restituire ai tifosi. E allora abbiamo chiesto a Giani quale potrebbe essere l'impresa della Powervolley Milano nella prossima stagione: «Entrare ai playoff e nei quarti di coppa Italia. Con il duro lavoro cercheremo di centrare questi due obiettivi, che non sono obiettivi minimi, ma di standard. Questa deve essere la priorità». Dunque, sono tante le idee (chiare) in testa come tanti i giorni ancora a disposizione per preparare la nuova stagione. Quando, «cercheremo di proporre a una città come Milano il miglior spettacolo possibile».

Parola di Fenomeno.

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