Cronaca locale

Milano di china, un'architettura da sfogliare

Skyline, piantine e scorci illustrati da Anna Sutor esposti fino al 20 aprile in via Pastrengo

Milano di china, un'architettura da sfogliare

Nero di china e qualche colore. Giusto un tocco perché, in fondo, Milano non è poi così colorata. Ma anche con l'inchiostro si può essere belli. Sorridere. Intenerire. E accendere forme di amore che hanno il sapore della carta. Il fascino per l'occhio. E quel pizzico di nostalgia che profuma di ieri ma guarda l'oggi e s'ispira al domani. Questa è la metropoli che ha stuzzicato la creatività di Anna Sutor, illustratrice con laurea in architettura che si è lasciata sedurre dalle silhouette cittadine. Moderne e antiche. Declinazioni dei tempi che furono e sono. Passato e presente. Ma non solo. Milano resta una città da sfogliare perché i disegni della Sutor nascono così, con l'intento di andare a comporre un album da girare con le dita.

La mostra che si apre nel pomeriggio alle 18 a Milan Icons in via Pastrengo 7 s'intitola proprio così - Milano fra le dita - e propone un tuffo nei segreti e nelle pieghe che normalmente sfuggono allo sguardo del passante o a quello del residente, da decenni in transito fra le solite vie... e sì, le solite silhouette. Fino al 20 aprile l'esposizione offrirà una scelta di illustrazioni suggestive dalle forme geografiche più diverse perché ogni scorcio ha la sua prospettiva. Ogni angolo ha il suo spirito e il suo colore. O talvolta ne ha tanti e nessuno al tempo stesso. Come la Galleria inquadrata con tratti monocromatici o arricchita da sfondi che lasciano risaltare i particolari. O lo skyline come si dice oggi per sentirsi belli e alla moda. E i balconi o le facciate dei palazzi, ritratti di sotto in su. Una città slanciata verso l'alto che si ritrova allo stesso tempo sonnecchiante sotto l'occhio dei gatti sui tetti. In una notte stellata che sembra risvegliare i cartoni animati a quattro zampe. Non mancano le piantine. Senza nomi e senza vie. L'indovinello di cercare casa o luoghi familiari.

Senza perdersi per strada.

Commenti