Cronaca locale

Milano in mano ai centri sociali: spunta un'altra "okkupazione"

Ancora una denuncia di Silvia Sardone nel silenzio delle istituzioni: i centri sociali occupano un altro immobile a Milano e lo rivendicano sui social

Milano in mano ai centri sociali: spunta un'altra "okkupazione"

Proseguono le occupazioni degli edifici a Milano nella totale indifferenza dell'amministrazione di Beppe Sala, che nonostante l'annuncio social da parte del centro sociale responsabile non ha ancora fatto intervenire le forze dell'ordine per lo sgombero. Una situazione che sta diventando insostenibile in città, dove i centri sociali si sentono liberi di agire a loro piacimento per prendere possesso di stabili pubblici in disuso. Anche il consigliere comunale ed europarlamentare in forza Lega, Silvia Sardone, ha denunciato quanto accaduto poche ore fa a Milano nel silenzio delle istituzioni.

L'approssimarsi delle elezioni amministrative e la chiusura di più di un occhio davanti a certi illeciti non è casuale secondo il consigliere comunale: "Un'altra occupazione, l'ennesima, da parte dei centri sociali a Milano, questa volta in via San Faustino: loro requisiscono immobili pubblici e privati e la sinistra sta a guardare. Si avvicinano le elezioni e magicamente gli antagonisti godono di impunità ancora maggiore rispetto a prima". Infatti, secondo Silvia Sardone, "questi figli di papà arroganti rappresentano un buon bacino elettorale per Sala e compagni, lo sanno tutti, però coprirsi gli occhi davanti a un reato penale come l'occupazione abusiva è davvero molto pericoloso. Il collettivo Kasciavit è abbastanza fresco all'interno della galassia antagonista milanese ma ha già sulle spalle uno sgombero da via Trentacoste sempre nel quartiere dell'Ortica lo scorso settembre".

La libertà concessa ai centri sociali inizia a infastidire i milanesi. Spesso, infatti, attorno agli edifici occupati gravitano personaggi che vivono ai confini della legalità, spesso immigrati che si mantengono con espedienti. Il caos generato e, soprattutto, l'inerzia delle istituzioni non è ben vista da parte dei cittadini. "Quello che fa davvero indignare i cittadini è il doppiopesismo della sinistra: se un commerciante sbaglia il colore degli ombrelloni viene multato, se un cittadino qualsiasi montasse una tenda in un parchetto verrebbe giustamente allontanato, perché allora se un gruppo di ragazzi viziati prende possesso di un immobile con la forza è da tollerare o peggio ancora da regolarizzare come il Comune vuole da sempre fare con Macao e Leoncavallo?", si chiede Silvia Sardone. La conclusione della nota dell'europarlamentare è categorica: "I centri sociali non hanno nulla di sociale e vanno solo sgomberati: la legalità non si può barattare con nulla".

Su Facebook, il collettivo Kasciavit ha rivendicato l'azione: "8 mesi fa le porte di L.OC.K. sono state chiuse dalle Forze dell'Ordine, ma questo non ha fermato i nostri progetti e la voglia di creare spazi liberi per comunità libere. È per questo che oggi abbiamo aperto uno stabile in Via San Faustino 64, è per questo che oggi riprende l'esperienza del Laboratorio Occupato Kasciavìt".

Il tutto, ovviamente, in barba a qualunque legge.

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