Cronaca locale

Milano, marocchino pesta a sangue l'ex moglie davanti al figlio

È stata trovata dai carabinieri mentre era ridotta ad una maschera di sangue una giovane marocchina di 21 anni abbracciata al figlio nell'appartamento dove viveva

Milano, marocchino pesta a sangue l'ex moglie davanti al figlio

Ha gonfiato di botte l'ex moglie davanti al figlio piccolo e poi l'ha lasciata con il viso gonfio e tumefatto dentro l'appartamento dove la ragazza viveva da separata

Ha ridotto l'ex moglie ad una maschera di sangue un marocchino di 37 anni che ha pestato a sangue una ragazza, sua connazionale, di 21 anni con la quale era legato in passato ma da cui di fatto si era separato. L'ha brutalmente pestata senza remore e l'ha lasciata agonizzante sul pavimento dell'appartamento. L'hanno trovata così, con la faccia pesta e abbracciata al figlioletto, gli uomini del 112 che sono intervenuti a Vaprio d'Adda e che l'hanno soccorsa e portata in ospedale. Il figlio, vittima e testimone della brutalità animalesca del 37enne che si è scagliato sulla donna.

Trasportata in ospedale è stata immediatamente medicata e le sono stati dati 15 giorni di prognosi, mentre successivamente è stata ascoltata sul letto d'ospedale dai carabinieri che hanno raccolto le informazioni e sono partiti immediatamente ad acciuffare l'uomo. Il 37enne marocchino è stato arrestato dagli uomini dell'Arma che l'hanno condotto nel carcere di San Vittore.

La donna, dopo aver ricevuto le opportune cure, si sarebbe lanciata in un fiume di racconti in cui si è confidata con i carabinieri facendo capire che non era la prima violenza subita. Lei, 21 anni, durante la sua vita coniugale è stata continuamente maltrattata e ha sempre subito gli attacchi del 37enne. Le cause sono ancora al vaglio degli inquirenti, comunque l'uomo è stato subito arrestato e rinchiuso all'interno del carcere di San Vittore dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria che dovrà decidere cosa farne.

Il bimbo sembra non aver ricevuto violenza, è stata soltanto uno sventurato testimone della brutalità umana.

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