Cronaca locale

Milano, preso ucraino latitante: doveva scontare 10 anni per violenza sessuale

Condannato a 10 anni nel 2017 per minacce, lesioni, stupro di gruppo e rapina, lo straniero era riuscito a far perdere le proprie tracce. Provvidenziale l’intervento degli agenti della polfer che, insospettiti dal suo atteggiamento in stazione, hanno deciso di effettuare un controllo

Milano, preso ucraino latitante: doveva scontare 10 anni per violenza sessuale

È finito in manette a Milano un giovane di nazionalità ucraina con gravissimi precedenti alle spalle ma fino ad oggi ancora in libertà.

Ad occuparsi dell’arresto gli agenti della polfer, che si trovavano in servizio alla stazione di Milano Centrale. Dopo aver notato lo straniero che si aggirava con fare sospetto fra le persone, gli uomini in divisa hanno deciso di raggiungerlo ed effettuare un veloce controllo.

Il 30enne è subito apparso nervoso alla vista dei poliziotti, ma si è infine visto costretto a collaborare. È bastato poco perché gli agenti si rendessero conto di chi avevano appena fermato.

Dopo un veloce controllo è infatti emerso che sull’ucraino, di nome Oleg Vakun, pendeva una condanna a 10 di reclusione in carcere, emessa nel 2017 ed evidentemente non ottemperata. Durante la notte del 14 settembre del 2013 il giovane aveva aggredito e rapinato due prostitute insieme a dei complici, prima a Domodossola e poi a Verbania.

Il modus operandi era sempre stato il medesimo. Dopo aver fissato un appuntamento con le sue vittime su un sito di escort, le aveva raggiunte nel luogo fissato per l’incontro insieme ai suoi amici. Le donne erano state picchiate, minacciate di morte con un coltello ed immobilizzate, mentre i membri del branco si impossessavano di tutti gli oggetti di valore che riuscivano a trovare. La seconda escort, inoltre, non fu soltanto derubata. Dopo averla legata, gli aguzzini la stuprarono a turno più volte, prima di lasciarla libera.

Furono gli uomini della squadra mobile di Verbania ad incastrare il 30enne, accusato di minacce e lesioni, violenza sessuale di gruppo e rapina aggravata.

Dopo la condanna, tuttavia, il malvivente era riuscito a far perdere le proprie tracce.

Questo fino all’ultimo arresto, avvenuto grazie al determinante intervento degli agenti della polfer di Milano.

Al momento lo straniero si trova chiuso in una delle celle della casa circondariale di San Vittore, in attesa di nuove disposizioni.

Commenti