Milano sprofonda (e anche Pisapia)
Città ancora sott'acqua per l'esondazione del Seveso. Cittadini e opposizione furiosi. Il sindaco si difende
Città ancora sott'acqua per l'esondazione del Seveso. Cittadini e opposizione furiosi. Il sindaco si difende
Cantine e negozi allagati e invasi dal fango, giornate di lavoro perse, traffico in tilt, rete elettrica saltata per ore, treni del metrò bloccati. Queste le prime e immediate conseguenze delle esondazioni del Seveso - tre nell'arco dell'ultimo mese - che hanno avuto un impatto devastante sulla città. Si parla di 27 milioni di danni solo per il Comune, che salgono a 47 se si allarga il conto alla Regione. Solo ieri per ripulire Niguarda sono stati schierati da Amsa 24 automezzi e 60 operatori.
L'emergenza infinita apre voragini sulla credibilità della giunta. I cittadini direttamente colpiti sono esasperati, gli altri increduli. E l'opposizione dà voce a questo clima. «Questa volta il maltempo era annunciato - dice la coordinatrice di Forza Italia in Lombardia, Mariastella Gelmini - non c'è la scusa del mancato preavviso. Eppure il disastro non è stato evitato».
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