Cronaca locale

Un "Miracolo a Milano" riapre il Bianchini Film sui tetti della città

Nuove proiezioni presso Highline Galleria: si inizia con la famosa pellicola di De Sica

Un "Miracolo a Milano" riapre il Bianchini Film sui tetti della città

Milano è creatura discreta anche nel fascino. Non ostenta. Preferisce lasciare che chi la ama, la scopra giorno dopo giorno. E i veli cadano lentamente dai segreti. Come la galleria in quota. Highline, ha deciso di chiamarla. Forse perché così anche gli stranieri possano farci amicizia. E l'anno scorso, in quella passerella che permette di ammirare a un tempo il Duomo, la piazza e la cupola dell'Ottagono sono state ricavate due sale cinematografiche all'aperto. Il Bianchini, omaggio nel nome a un vecchio locale vivo solo nella leggenda. E ora riapre. Ripone tutte le sue speranze nel bel tempo e intanto programma una stagione che comincia venerdì. Profumo d'antico. Sapore di ieri. Si riparte da un volo mitico e mitologico, quello di Miracolo a Milano. Tra le guglie. Su una scopa. Era il '51. Sogno di una ripresa postbellica che nessuno come De Sica avrebbe raccontato meglio attraverso le immagini di una favola.

La speranza si dipinse nei volti di una baraccopoli che oggi il progresso ha cancellato. Ma Miracolo a Milano è un segnale dell'allargamento del listino, cui è ricorso il gruppo Milanocard che gestisce il Bianchini. Se un anno fa vennero proposti soltanto titoli del catalogo Medusa, quest'anno la collaborazione si è ampliata e migliorata adottando anche il listino della Cineteca. Escono così pezzi d'autore, datati ma di una suggestione rarissima, come il sempreverde e sempre bellissimo Colazione da Tiffany di Blake Edwards (lunedì e il 4 giugno) con l'affascinante Audrey Hepburn e il suo gatto nell'intreccio tratto dal romanzo di Truman Capote. Stessa attrice per un altro classico, Sabrina di Billy Wilder (il 17 maggio) con Humphrey Bogart e William Holden nei panni dei due spasimanti di questa bizzarra e indecisa ragazzina di buona famiglia che deve scegliere marito ma non è in grado nemmeno di cucinare due uova.

Sempre firmato da Wilder il film che ha lasciato in eredità una delle frasi più famose della storia del cinema, quel «nessuno è perfetto», epilogo di A qualcuno piace caldo (il 20 maggio) con una splendida Marilyn Monroe che nasconde nella propria orchestra femminile Tony Curtis e Jack Lemmon in fuga dai banditi di Al Capone nell'America del proibizionismo. Una serie di innamoramenti incrociati e dei due protagonisti in abiti femminili innesca equivoci a catena in un paio d'ore ad alta tensione di comicità. Un'occasione d'oro per colmare una lacuna se qualcuno lo avesse perso o per rivederlo visto che si tratta di una delle opere più belle regalate dagli Stati Uniti al grande schermo alla fine degli anni Cinquanta.

Il cartellone è densissimo e si può consultare da venerdì sul sito www.cinemabianchini.it che raccoglie la programmazione fissata fino all'11 giugno, poi la rassegna proseguirà tutta l'estate senza pause, eccettuata la sola serata di Ferragosto, per concludersi il 30 settembre. Per chi ama le pellicole francesi è imperdibile Fino all'ultimo respiro di Jean-Luc Godard (il 26 maggio) film che ha rappresentato la svolta della «Nouvelle Vague» nel 1960 ed è la pellicola d'esordio del regista, oggi 87enne, sopravvissuto a quella generazione di talenti che hanno cambiato le regole del cinema mondiale.

La vita agra di Carlo Lizzani (il 31 maggio), tratta dal romanzo di Luciano Bianciardi con un giovane Ugo Tognazzi alle prese con un licenziamento e il drammatico Che fine ha fatto Baby Jane di Robert Aldrich (il 16 maggio) su una relazione inquinata da invidie e gelosie fra due sorelle - Bette Davis e Joan Crawford, rispettivamente nei panni della brutta e della bella - arricchiscono un programma che vanta anche titoli più recenti. Fra questi, Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (il 15 maggio) sui disastri compiuti dall'abuso del telefonino e tre lavori recenti di Paolo Sorrentino - La grande bellezza (il 18 maggio), Youth (il 2 giugno) e This must be the place (l'11 giugno) - oltre ad alcuni titoli tratti dalla filmografia di Woody Allen. Midnight in Paris (il 12 maggio), Scoop (il 19), To Rome with love (il 21), Basta che funzioni (il 28) e Match point (il 3 giugno). Da non sottovalutare Testimone d'accusa (il 29 maggio) con Tyron Power e Marlene Dietrich in un giallo che riunisce due sex symbol dell'epoca. Era il 1957. Gli appuntamenti sono fissati per le 21, il film è compreso nel biglietto di ingresso (12 euro) per la salita sui tetti, dove è possibile ammirare la Galleria dall'alto. Nelle due sale - 50 posti complessivi - un pasticcino attende il pubblico.

Obbligatoria la prenotazione sul sito.

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