Cronaca locale

Il mistero di Antonietta sgozzata in bagno a Rho

La donna, 73 anni, è stata trovata morta dalla figlia La casa era in ordine e non è stato rubato niente

Cristina Bassi

Pensionata, vedova, nonna. La vita di Antonietta Migliorati, 73 anni, scorreva come un fiume tranquillo. Fino a giovedì pomeriggio, quando qualcuno l'ha uccisa a coltellate. E l'ha lasciata riversa in bagno con la gola tagliata e il pavimento insanguinato.

A trovare la donna, che viveva da sola nell'appartamento di via Belvedere a Rho da quando il marito era morto, è stata la figlia. Quest'ultima infatti abita a Lainate (un altro figlio risiede in Valtellina) e sentiva quotidianamente la madre. Nel pomeriggio di due giorni fa ha provato a chiamarla senza ricevere risposta sia sul cellulare sia sul telefono fisso a partire dalle 18, dopo una prima conversazione avuta in tarda mattinata. Finché alle 21 è andata a controllare di persona nell'abitazione al primo dei tre piani della palazzina. L'aver trovato la porta socchiusa non ha fatto preoccupare la figlia della vittima, questa era infatti un'abitudine dell'anziana contro il gran caldo. La casa era in ordine e non c'erano segni di effrazione. Solo una volta arrivata in bagno, la terribile scoperta.

Subito è partita la chiamata al 118 e ai carabinieri. Immediati i rilievi del reparto specializzato e il via alle indagini dei militari di Rho e del Nucleo investigativo di Monza, coordinati dal pm Antonio Cristillo. Antonietta Migliorati sarebbe stata uccisa lì dove è stata trovata, aveva diverse ferite da taglio e da punta a collo e gola. Non è invece stata rinvenuta l'arma del delitto. È stata disposta l'autopsia, che dirà quanti fendenti sono stati sferrati e se ci sono altri segni di violenza. In apparenza non ci sarebbero indizi di una colluttazione. Il corpo era vestito e in posizione supina. Da un primo controllo fatto dalla figlia, in casa non mancherebbe niente.

Antonietta Migliorati, ex operaia, conduceva l'esistenza senza intoppi di tanti pensionati. Le gite con le amiche, le chiacchiere sul pianerottolo, le ore con i nipotini. A quanto pare non c'erano ombre nel suo passato. Non sono emersi, dalle prime ricerche, né screzi né problemi. La vittima aveva buoni rapporti con i famigliari e con i condomini. Neppure l'ipotesi della rapina finita male sembra reggere. Anche per questo le indagini dei carabinieri sulla sua misteriosa morte sono particolarmente difficili. Sono stati ascoltati vicini e conoscenti. Nelle ore del delitto nel palazzo che ha solo quattro appartamenti non sarebbero state sentite urla e non sarebbe stato notato nulla di insolito. Una circostanza molto strana, visto che l'omicidio sarebbe avvenuto quando ancora c'era luce. Se uno sconosciuto è entrato e uscito dallo stabile, lo ha fatto con estrema cautela e rischiando parecchio. La signora Antonietta infatti riceveva spesso le visite delle amiche. L'abitazione poi è di piccole dimensioni e il bagno si può vedere dall'ingresso. Gli investigatori hanno infine acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e stanno analizzando il cellulare della 73enne, per controllare le sue frequentazioni. L'attività investigativa è intensa e gli inquirenti sperano di approdare alla soluzione del giallo.

Il sindaco di Rho, Pietro Romano, ha espresso «a nome dell'Amministrazione sincero e profondo cordoglio alla figlia e a tutta la famiglia, che stanno vivendo un momento drammatico».

Commenti