Cronaca locale

"Il mistero di Donald C.", disperso nell'oceano

Martedì in anteprima il film del regista della «Teoria del tutto» con Colin Firth e Rachel Weisz

"Il mistero di Donald C.", disperso nell'oceano

Donald Crowhurst era un velista amatoriale. Lo definirono inesperto e nessuno andò molto lontano dal vero. Ma il nemico che non riuscì a sconfiggere fu se stesso. La solitudine. E quegli imprevisti legati a un'imbarcazione fatta costruire per l'occasione, ma carente in più di una parte. Era il Sessantotto e la Gran Bretagna aveva ormai perso domini e impero. Nei ragazzi che ne avevano vissuto l'epopea era subentrato un desiderio insopprimibile di eroismo da trovare a tutti i costi.

L'ingegnere Donald C., inquieto sul lavoro, con la passione di inventore di dispositivi elettronici, aveva messo a punto un apparecchio radiogoniometrico per la nautica e tentò di commercializzarlo quando Francis Chichester tornò alla base dopo aver compiuto la circumnavigazione del globo in solitaria. Fu nominato cavaliere della regina Elisabetta e l'evento spronò Donald ad azzardare la sua sfida, la Golden Globe race, regata in solitaria, senza soste, intorno al mondo. Lasciò la moglie Clare e i tre figli sostenendo che se fosse rimasto non se lo sarebbe perdonato.

I misteri di Donald C. di James Marsh, al quale si deve la trasposizione della vita di Stephen King in La teoria del tutto, ricostruisce la storia vera di un uomo che non ce l'ha fatta. Partito con i favori del pronostico, un danaroso sponsor e un addetto stampa abilissimo nel plagiare l'informazione, Crowhurst si finse primatista di velocità che non aveva mai toccato e riuscì a dare ad intendere di trovarsi molto avanti nella gara, senza tuttavia essersi mai allontanato tanto dall'Inghilterra.

E questo è il particolare più evidente che differisce tra la vita di Crowhurst e il film di Marsh. Il protagonista, interpretato da Colin Firth, si arrende quando gli viene comunicato che soltanto un concorrente oltre a lui è ancora in gara. Donald sa di non potercela fare e rinuncia per non offrirsi al dileggio o alla vergogna personale. Il suo trimarano viene individuato al largo della repubblica Dominicana, ma in realtà fu ritrovato a 1800 miglia dalla Gran Bretagna, in mezzo all'Atlantico il 10 luglio 1969, dieci giorni prima che l'uomo mettesse piede sulla luna. Il suo corpo non è mai stato trovato e l'unico vincitore della regata promossa dal Sunday Times fu devoluto dal trionfatore alla vedova di Crowhurst.

Il mistero di Donald C. viene proposto in anteprima in Sala Bio al Colosseo martedì alle 21 in lingua originale sottotitolata in italiano.

Il film sarà nelle sale a partire da giovedì, ma nella serata inaugurale sarà scontato per i lettori de Il Giornale che si registreranno sul sito come indicato nel bollino.

Commenti