Cronaca locale

Molesta donna sul metrò davanti al figlio La polizia ferma il palpeggiatore seriale

Lui, un 50enne torinese, ha preso di mira la vittima con un bimbo minore

Molesta donna sul metrò davanti al figlio La polizia ferma il palpeggiatore seriale

In pratica, un veterano. Con alle spalle una decina di casi di molestie - e parliamo solo di quelli accertati e denunciati - a bordo della metropolitana. Lo ha arrestato lunedì pomeriggio un equipaggio in borghese della Polmetro dopo che i poliziotti hanno sorpreso il maniaco in flagranza e, stavolta, più disinvolto del solito.

Lui, un torinese residente in provincia di Varese, è stato catturato intorno alle 16.30 e ora è in carcere accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna di 46 anni che ha molestato a bordo di un convoglio della metro della linea rossa. È stato notato subito - come vecchia conoscenza delle forze dell'ordine - da due agenti quando è salito alla stazione di Villa San Giovanni (linea rossa, la uno) ma ha palpeggiato pesantemente la donna solo alcune fermate dopo. Quel che ha colpito maggiormente i poliziotti è che il cinquantenne ha agito mostrando un totale disinteresse dinnanzi al fatto che la sua vittima fosse in compagnia di un bambino, il figlio minore. Quindi si è seduto accanto a lei e nascondendo la mano sotto l'impermeabile, l'ha toccata più volte. L'uomo è stato infine bloccato alla fermata di Loreto dove la donna era scesa nella speranza di allontanarsi da lui il più in fretta possibile. Detenuto nel carcere di San Vittore, l'uomo è ora indagato per violenza sessuale e aspetta l'interrogatorio di convalida dell'arresto.

Poche ore prima sempre la Polmetro ha portato in carcere anche un borseggiatore, sorpreso a rubare un portafogli su un treno della linea verde (la due) della metropolitana.

La Polmetro dipende dall'Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico (Upgs) della questura. Questi poliziotti - 20 uomini e donne diventati 38 dall'inaugurazione della linea 5 poco prima di Expo - costituiscono un'eccellenza tutta milanese e nel primo semestre di quest'anno hanno arrestato 2mila e 133 persone. Di questi i seriali, i molestatori irriducibili, professionisti della mano morta sui mezzi pubblici ad alta densità di studentesse (detti anche «ratti») la polizia ne ha schedati nell'archivio digitale già 130. Una curiosità: i poliziotti della Polfer chiamano «rosso amore» il tratto di metro della linea uno tra San Babila e Pagano, zona affollata di scuole e studentesse, miraggio per i «ratti».

PaFu

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