Cronaca locale

Da Monza a Sesto: 140 Comuni al voto

Le urne saranno aperte dalle 7.30 alle 23. Ballottaggi già fissati per domenica 25

Diana Alfieri

Oggi si vota. Urne aperte dalle 7.00 alle ore 23.00 per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali con un eventuale turno di ballottaggio già fissato per domenica 25 giugno dalle ore 7.00 alle ore 23.00. In Lombardia elezioni per 140 Comuni, di cui solo 32 sopra i 15mila abitanti, e tre capoluoghi di provincia, Monza, Como e Lodi più Sesto San Giovanni, l'ex «Stalingrado d'Italia» con oltre 80 mila abitanti e sempre guidata dal centrosinistra. Sul totale delle amministrazioni in scadenza, 54 sono guidate da giunte e maggioranze di centrosinistra, 25 di centrodestra, 39 da liste civiche; le restanti sono in Comuni di piccole dimensioni. Gli occhi degli osservatori sono ovviamente puntati sui capoluoghi di provincia al voto. In tutti e tre i Comuni, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno stretto un accordo e presentano un candidato unitario. I candidati del Pd sono invece appoggiati da una coalizione ampia di centrosinistra, che comprende anche Sinistra italiana e Rifondazione, solo a Monza. Lodi è da agosto guidata da un commissario dopo la caduta della giunta guidata dal democratico Simone Uggetti, accusato di turbativa d'asta per un bando riguardante la gestione delle piscine estive. Il Pd tenta di conservare la città di Lorenzo Guerini, schierando Carlo Gendarini, 56enne presidente uscente della Camera di commercio. Lega, Fi e FdI corrono con l'ex segretario cittadino del Carroccio, l'architetto Sara Casanova, 39 anni. In corsa anche il civico Luca Scotti, mentre il Movimento 5 stelle punta quantomeno al ballottaggio con il suo candidato, Massimiliano Casiraghi (scelto con primarie). Amministrazione di centrosinistra uscente anche a Monza, dove il Pd tenta il bis ricandidando Roberto Scanagatti, 62 anni (con una coalizione ampia che comprende anche Rifondazione e Sinistra italiana). Nel centrodestra, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia sostengono Dario Allevi (ex presidente della Provincia in quota FI) mentre Lombardia popolare (la costola regionale di Alternativa popolare di Angelino Alfano) ed «Energie per l'Italia» di Stefano Parisi appoggiano il medico ed ex consigliere comunale di FI, Pier Franco Maffè. I pentastellati, infine, sono in corsa con Danilo Sidoni, secondo classificato alle «comunarie» (con 17 voti) dopo la rinuncia di Doride Falduto (che aveva comunque ottenuto solo tre voti in più). Como è l'unico capoluogo della Lombardia in cui il Pd ha celebrato le primarie: il vincitore della consultazione del 26 marzo è Maurizio Traglio, 61 anni, ex consigliere di amministrazione di Alitalia, imprenditore di area cattolica. La novità è che Traglio ha ottenuto il sostegno anche di Lombardia popolare, mentre la sinistra è divisa. Una parte del Movimento «Progetto per amministrare Como» (Paco), alle scorse amministrative compatto nell'appoggio al sindaco uscente Mario Lucini, sostiene l'ex assessore Bruno Magatti, mentre l'altra parte è schierata, insieme a Sinistra italiana, con «La prossima Como» di Celeste Grossi. Lega, Forza Italia e FdI sostengono invece il medico e «padre» del 118 lariano, Mario Landriscina. Il Movimento di Beppe Grillo schiera il designer 36enne Luca Ceruti. Oltre ai capoluoghi, non sono molte le realtà degne di nota, ad eccezione di Sesto San Giovanni. I cinque stelle vorrebbero tentare il «colpaccio» nell'ex «roccaforte rossa» dove puntano quantomeno al ballottaggio con Antonio Foderaro. Qui è in corsa per la riconferma la democratica Monica Chittò sostenuta da ampia coalizione che comprende anche Sinistra italiana e Rifondazione mentre è fallito il tentativo di una lista civica ispirata dall'ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. Il centro destra è diviso dai centristi: Lega, FI e FdI candidano Roberto Di Stefano, marito dell' azzurra Silvia Sardone; mentre l'avvocato Gianpaolo Caponi corre con una lista civica e con la «benedizione» di Lombardia popolare e Stefano Parisi. Nel Milanese, i 5 stelle sperano di aggiudicarsi Melzo (in amministrazione straordinaria dopo la caduta della giunta Pd) con Stefano Palilla, e di strappare al centrosinistra Buccinasco con Alberto Schiavone e Abbiategrasso con Barbara De Angeli. Sempre nel Milanese, la Lega punta conquistare Legnano con Giambattista Fratus (appoggiato anche Forza Italia e FdI), mentre Alternativa popolare ha un suo candidato, Luciano Guidi. Situazione capovolta a Cernusco sul Naviglio, dove gli ex alleati Lega e Alternativa popolare sostengono, insieme a Fratelli d'Italia, Paola Malcangio (moglie dell'ex sindaco e assessore, Paolo Frigerio) mentre Forza Italia corre da sola con Ivana Raguzzi.

Donna anche il candidato 5 stelle, Lorella Villa, mentre il Pd candida Ermanno Zacchetti.

Commenti