Cronaca locale

Moschee, no di Forza Italia al bando

Palazzo Marino va avanti, contraria l'opposizione: «Fermare tutto finché non ci sono garanzie»

Moschee, no di Forza Italia al bando

(...) «Il Comune corre troppo sui terreni e non ha fatto niente per avere garanzie in materia di sicurezza», dice il coordinatore cittadino di Forza Italia, Giulio Gallera, fissando le condizioni degli azzurri. E il capogruppo comunale Fabrizio De Pasquale dice «no a moschee senza prima regole e valori condivisi». Netto anche il no di Fratelli d'Italia: «A Milano non esistono le condizioni per ipotizzare la costruzione di nuove moschee» taglia corto Riccardo De Corato: «Un discorso chiuso ancora prima di iniziare».

A dire il vero, anche Pisapia, ospite ieri del Meeting di Cl a Rimini, ha mostrato una certa preoccupazione. «Al bando - ha spiegato il sindaco - parteciperà chi vorrà. I progetti migliori vinceranno. Quello che è importante è che vorremmo creare le condizioni perché tutti e quattro i luoghi che mettiamo a disposizione non siano assegnati allo stesso culto». Forza Italia articola la sua contrarietà all'operazione. Gallera chiede di sospenderla finché non ci saranno garanzie più solide. «Sarebbe ovviamente un errore considerare potenziali terroristi coloro che sono di fede islamica - premette - però il Comune corre troppo e noi chiediamo di sospendere il bando». «La nostra posizione - spiega - è molto chiara ed è coerente da anni. Non siamo contro i luoghi di culto ma chiediamo che ci siano alcune condizioni. Intanto non devono sorgere su aree pubbliche. Poi è necessario un intervento di governo e Parlamento per stabilire alcune garanzie: indicare gli interlocutori, chiarire le fonti di finanziamento, individuare i requisiti degli imam. Di questo siamo preoccupati, come ha sottolineato anche Forza Italia alla Camera, facendo riferimento a viale Jenner e a Cremona ( dove nei giorni scorsi un imam ha invitato alcuni giovani ad unirsi allo Stato Islamico , ndr)». Fi sa che è difficile dire no e basta, ed è scettica su uno strumento come il referendum. Aspetta anche la proposta leghista al Pirellone. Intanto, riferendosi allo scenario internazionale, De Pasquale delinea un sostanziale veto del gruppo: «Mentre tutto il mondo occidentale riflette sui rischi di terrorismo legati al radicalismo musulmano, il Comune impegna uomini, aree e immobili per consentire l'edificazione di una o più moschee a Milano. Prima di concedere spazi e concessioni edilizie per realizzare moschee, Forza Italia chiede che il Comune si doti di un regolamento, che recepisca la Carta dei Valori predisposta nel 2007 dall'allora ministro degli Interni». Intanto il coordinatore delle associazioni islamiche, Davide Piccardo, continua a prendere le distanze dai fondamentalisti.

E ieri ha definito la sua comunità «pacifica, responsabile e rispettosa della legge».

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