Cronaca locale

La mossa di Salvini: "Il candidato sindaco? Non per forza leghista"

Il leghista pensa alle primarie: "Quando scelgono i cittadini è sempre meglio". Ma solo per il candidato premier

La mossa di Salvini: "Il candidato sindaco? Non per forza leghista"

Matteo Salvini lavora alle elezioni comunali. La partita di Milano è molto cara alla Lega Nord. Per questo la scelta dell'uomo da portare alle urne deve essere vincente. "Il candidato sindaco del centrodestra a Milano - annuncia il leader del Carroccio in una intervista a Radionorba - non deve essere necessariamente leghista ma una persona capace che può venire anche dalla società civile". Per le politiche, invece, il discorso è diverso. "Quando i cittadini scelgono - dice - è sempre meglio".

Salvini guarda con favore alle primarie per la scelta del candidato premier del centrodestra. Raffaele Fitto teme accordi a tavolino tra il leghista e Silvio Berlusconi. Ma Salvini non si scompone e ribatte: "Non capisco onestamente cosa voglia fare da grande Fitto nè ho bisogno di lui per riconoscere il valore delle primarie: quando scelgono gli italiani è sempre meglio". Per i candidati alle elezioni amministrative che si terranno l'anno prossimo il discorso è diverso. Il dibattito su chi correrà per la poltrona di Palazzo Marino è ancora aperta. "Vorremmo - spiega Salvini - un milanese che ami la sua città che la renda più pulita più civile che faccia quel che Pisapia non ha fatto in tutti questi anni. Può anche provenire dalla società civile, dal mondo del commercio dell’industria della medicina". E mette in chiaro: "Non siamo egoisti non vogliamo il leghista ovunque e comunque, una persona in gamba può arrivare da qualunque parte".

A livello nazionale la battaglia è contro Matteo Renzi. Beppe Grillo gli ha lanciato un appello a fare fronte comune contro il governo. Ma Salvini ricorda di aver "più volte invitato personalmente Grillo a parlare di euro, immigrazione, Europa ma mi ha sempre risposto che non gli interessa, quindi riuscire a fare un discorso con qualcuno che se ne frega di quel che vuoi fare tu è difficile".

"Ho in mente - aggiunge il leader del Carroccio - di mettere insieme tutti quei partiti e quegli italiani che ritengono che il governo Renzi abbia aggravato tutti i problemi lavoro disoccupazione sicurezza sociale immigrazione: il mio appello è a tutte le persone di buona volontà perchè diano una mano a far ripartire l’Italia, quindi Berlusconi, Grillo, il popolo degli astenuti mettiamoci insieme per mandare a casa Renzi".

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