Cronaca locale

Le mosse al centro Una spaccatura

Sempre più difficile far quadrare il cerchio del centro, soprattutto in tempi di magra. Le ambizioni del Terzo polo si sono sgonfiate nel giro di un paio di tornate elettorali amministrative, e nell'Udc sembra una missione impossibile tenere insieme prospettive e ambizioni di tutti. Dopo tante piccole e grandi prese di distanza, per esempio, è arrivato lo strappo di Enrico Marcora. Un nome importante, su cui i centristi lombardi hanno investito molto di recente. Marcora, infatti, era stato il candidato alla presidenza della Provincia contro Guido Podestà e Filippo Penati nel 2009, e l'anno successivo ha fatto il salto al Pirellone: eletto in Consiglio regionale con le liste che sostenevano Savino Pezzotta. Ora Marcora ha deciso di sostenere la candidatura di Umberto Ambrosoli, l'uomo del Pd. E lo ha fatto con motivazioni tutte politiche: «Io - ha spiegato - credo di essere coerente con la linea dell'Udc. Coerente per esempio con l'alleanza che abbiamo fatto in Sicilia, con il Pd e con Rosario Crocetta. Sono per un centrosinistra in salsa Lombarda, mi pare coerente con l'opposizione che abbiamo fatto in questi due anni e mezzo in Regione».
Non gli basta, dunque, la corsa tutta centrista di Gabriele Albertini: «Vedo che Giuseppe Valditara di Fli parla di un nuovo centrodestra, non mi sembra una prospettiva centrista pura», dice. Con lui anche un altro consigliere regionale, Valerio Bettoni. Insieme hanno dato vita a un gruppo autonomo chiamato «Centro Popolare Lombardo - I moderati», che appoggerà la candidatura a governatore di Ambrosoli, in un'alleanza di centrosinistra, o di sinistra - dal momento che dentro ci sono anche Sinistra e Libertà e la Federazione della Sinistra. Marcora ha ricordato come anche Pierferdinando Casini avesse speso parole lusinghiere, per la candidatura dell'avvocato. «La discontinuità è nella linea dell'Udc», conclude.


I vertici del partito, dal canto loro, cercano di fare buon viso a cattivo gioco: «Ognuno va dove lo porta il cuore - hanno commentato il terzo consigliere regionale, Gianmarco Quadrini e il segretario regionale dei centristi lombardi, Christian Campiotti - Noi continuiamo a lavorare seriamente per costruire una continuità, alternativa agli schemi consunti di destra e sinistra, con l'agenda Monti e soprattutto la sua declinazione in Lombardia».

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