Cronaca locale

Movida, la musica anni Ottanta sfida la crisi delle discoteche

I dati Epam registrano 35 locali chiusi in dieci anni. Ma stasera apre la nuova «casa» di Club Haus: «La città non è morta»

Lo sky line della vita notturna milanese è in continua evoluzione. Ma la movida non è in crisi, tutt'altro. O meglio, lo sarà pure ma con le dovute eccezioni. A leggere i dati dell'Epam viene la pelle d'oca: dal 2003 i locali con licenza da ballo erano 113, ora sono appena 78. Verrebbe da dire che la gente non esce più di casa, che ha tagliato perfino le spese del divertimento pur di far quadrare i conti di fine mese.
Non è così. La fila fuori dai locali lo dimostra e l'inaugurazione di una nuova discoteca ne è la prova provata. È il caso di Club Haus 80's, mosca bianca nel panorama dello svago by night. Lo staff di animazione che promuove da anni feste a tema anni Ottanta apre un nuovo locale, in via Valtellina, vicino allo storico Alcatraz. Dopo aver riempito i venerdì sera di Santa Tecla, Divina, Just Cavalli, Old Fashion e Magazzini Generali, ora i ragazzi di Club Haus mettono radici in un locale tutto loro. E rispondono alla crisi della movida proponendo serate sulle note di Queen, Spandau Ballet, Rettore e di tutti i divi anni Ottanta. Che piacciono, non c'è dubbio, anche alle generazioni più giovani, ignare di cosa sia un sintetizzatore e di come sia nata la prima house. Lo scopriranno: da quest'anno infatti la serata Club haus 80's raddoppia e conquista anche il sabato sera, oltre al venerdì.
Un'attività in controtendenza che attirerà in via Valtellina anche gli «orfani» degli altri locali storici: del Rolling Stone di corso XXII Marzo, che è stato abbattuto per lasciare posto a un grattacielo, del Rainbow di Forze Armate, ex protagonista della scena rock milanese. L'anno scorso ha tirato le cuoia anche l'Atlantique, dopo 17 anni di serate e brunch. L'Astoria è diventato un negozio di moda e lo Shocking Club ai bastioni lascia il posto a un megastore alimentare che spazzerà via l'intero teatro Smeraldo. Se la cava ancora il Plastic nonostante lo sfratto da viale Umbria e il trasferimento in zona Corvetto. L'arma vincente è quella di proporre un divertimento senza privé e puzza sotto il naso. Con il Rock e il pop delle origini.

E forse questa sarà la formula con cui Milano si presenterà ai turisti di Expo.

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