Cronaca locale

Multe, via alla rottamazione per 160mila automobilisti

Equitalia sta mandando a casa gli avvisi per mettersi in regola con lo sconto. Sono sanzioni che risalgono a prima del 2004 da pagare entro fine aprile

Multe, via alla rottamazione per 160mila automobilisti

Ultima chiamata a 160mila furbetti. Da fine mese Equitalia invierà per conto del Comune le comunicazioni a chi non ha pagato multe che risalgono a prima della fine di dicembre 2004, già iscritte a ruolo e quindi non ancora cadute in prescrizione, per offrire la possibilità ai recidivi di chiudere i debiti approfittando di una forte agevolazione. É la «rottamazione» delle vecchie sanzioni annunciata quasi un anno fa ma che parte concretamente ora. Uno stesso automobilista può avere a carico più di una multa, le cartelle esattoriali per contravvenzioni al Codice della strada rilevate dai vigili almeno undici anni fa erano almeno 400mila, ora sono state accorpate per cui ognuno dei 160mila residenti riceverà il cumulo e la proposta di pagamento ridotta. Il Comune sa bene che non ci sarà la corsa a mettersi in regola da chi ha provato a farla franca per oltre un decennio, punta ad incassare almeno 20 milioni di euro, il 10-15% del valore complessivo (circa 200 milioni).

Quanto si risparmia con la rottamazione? Molto, in pratica è come ritornare al giorno della contravvenzione, o poco più. Senza lo sconto, i trasgressori dovrebbero pagare una multa che negli anni si è moltiplicata per tre o quattro volte. Alla cifra iniziale della sanzione dovrebbe sommare le maggiorazioni per il pagamento tardivo che scattano dopo i primi sessanta giorni, quella del 10 per cento per ogni ulteriore semestre di ritardo oltre all'aggio, la percentuale destinata all'Agente di riscossione. Con questo meccanismo, per fare un esempio, la multa per divieto di sosta presa nel 2004 sarebbe passata dai 44,60 euro iniziali (33,60 più gli 11 euro per spese di accertamento e notifica) a 167,87. Chi aderisce alla «campagna di rottamazione» si verseranno solo il minimo della sanzione, le spese di notifica e l'aggio ridotto al 4%. Quel divieto di sosta, undici anni dopo, costerebbe 47,22 euro, quasi come se la lancetta dell'orologio fosse ritornata all'inizio.

I 160mila milanesi interessati non potranno pensarci troppo su. Le lettere con i bollettini partiranno questa settimana e la scadenza per pagare è fissata al 30 aprile. Per avere chiarimenti non bisognerà rivolgersi al Comune ma direttamente ad Equitalia. Nonostante l'amministrazione abbia detto addio all'agenzia di riscossione e gestisca direttamente dallo scorso ottobre la riscossione volontaria e coattiva delle entrate, in questo caso è previsto esplicitamente dalla legge che la procedura vada eseguita da Equitalia, che aveva ricevuto negli anni i debiti iscritti a ruolo.

Il Comune, si legge in una nota, punta con la rottamazione delle cartelle esattoriali ad «alleggerire sensibilmente i vecchi carichi». La legge diversamente il consigliere Fdi Riccardo De Corato: «Pisapia continua a raschiare il fondo con le multe. Un ulteriore recupero fiscale sarebbe insostenibile e la giunta non sa più dove andare a recuperare il denaro». Parte dalle vecchie multe per contestare più che altro l'eccesso di sanzioni a cui si è arrivati oggi. «La giunta ha piazzato autovelox ovunque per fare multe a tutto spiano e ha chiesto ai vigili di essere più “produttivi“.

Più della sicurezza interessa fare cassa».

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