Cronaca locale

Murder Ballad, musical giallo tra amore e morte

Dagli Usa, per la prima volta in Italia, uno degli spettacoli più originali "off-Broadway"

Murder Ballad, musical giallo tra amore e morte

Bagliori, sì, ma non di paillettes. Questa volta, sebbene si tratti di un musical, i bagliori potrebbero essere quelli di una lama tagliente o della canna di una pistola. Perché Murder Ballad è il musical che non ti aspetti, un noir passionale che prende il via da un triangolo amoroso e, sulle ruvide note del rock, racconta una storia finita male. Vivaddio, il musical si fa anche dramma e conquista il palcoscenico del Teatro Libero dal 25 al 27 febbraio. Per la prima volta in Italia giunge uno degli spettacoli più originali off-Broadway degli ultimi vent'anni. Dalla firma autoriale tutta femminile di Julia Jordan (testi) e Juliana Nash (musiche), Murder Ballad esordisce nell'adattamento di Ario Avecone, musica dal vivo eseguita da Cosimo Zannelli, con Arianna Bergamaschi, Antonello Angioilillo e Leonardo Di Minno protagonisti nei ruoli del tragico triangolo e Myriam Somma in quello del Narratore. Sullo sfondo di una New York anni '90 una donna si ritrova divisa tra due uomini che rappresentano passato e presente, ma quando il passato ritorna prepotentemente in scena ecco prospettarsi un drammatico epilogo. Sara (Bergamaschi) è una giovane attrice in cerca di successo, ama in modo complicato Tom (Di Minno), un musicista, ciò nonostante pensa di poter costruire con Michael (Angiolillo), professore universitario, quella stabilità emotiva che non è mai riuscita ad avere. «Immergeremo il pubblico in un vero e proprio thriller psicologico, spiega Ario Avecone un viaggio negli abissi della mente e del cuore». In scena, un poker di perfomer (nel cast, come ensemble, anche Valentina Naselli e Jacopo Siccardi) collocati in una cornice minimalista abitata da strani oggetti che prendono forma e cambiano funzione, accendendosi e spegnendosi: questa semplicità evoca gli stilemi della ballata, un genere di narrazione popolare risalente al Medioevo che, nella musica pop e rock, si è adattata alla modernità, raccontando quasi sempre storie di amore e passione.

«Si tratta di un thriller cantato in versi prosegue Avecone nel quale gli interpreti, pur dando un'ottima prova attoriale, cantano dal primo all'ultimo minuto. Questa forma di spettacolo, fatta di rock e giallo e compressa in un'ora e un quarto di durata, sta attirando un numeroso pubblico giovane. Nel nostro passaggio a Roma il passaparola ha riempito la sala un giorno dopo l'altro». Da perfetto noir, Murder Ballad nasce tra i tavoli dei club e dei locali notturni di New York dove, sul finire degli anni Ottanta, le autrici Julia Jordan e Juliana Nash lavoravano come cameriere e bariste. I racconti, gli aneddoti, gli sfoghi che raggiungevano il bancone del bar, tra un drink e un altro, finivano nei taccuini mentali delle due ragazze. Fu Julia Jordan, appassionata di thriller, a pensare per prima di dare forma scritta a quelle storie metropolitane, dopodiché il musical sembrò il vestito più adatto. Scommessa vinta, oggi Murder Ballad è una piéce in scena in tutto il mondo.

In Italia, un musical di questo tipo resta unascommessa: «I perfomer ci sono, una nicchia di pubblico aperto alla contemporaneità c'è spiega il regista ora serve il coraggio dei distributori».

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