Cronaca locale

Un musical sulla storia di San Giuseppe

Suggestioni mozartiane, una storia biblica, ma anche tanto pop e persino del buon sano rock. Il tutto, con la firma di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, la leggendaria coppia da musical autrice di capolavori come «Jesus Christ Superstar» ed «Evita». L'opera in arrivo al Teatro Tieffe Menotti da stasera al 10 ottobre - «Joseph And The Amazing Technicolor Dreamcoat» può ben essere considerata antesignana di quel «Jesus Christ Superstar» che emoziona il mondo da quasi cinquant'anni. Dal Nuovo Testamento si passa a quello vecchio, protagonista il Giuseppe che non ti aspetti: non lo sposo di Maria e padre di Gesù, bensì il figlio di Giacobbe, interprete profetico di sogni al servizio del Faraone d'Egitto. Colui che, senza mezzi termini, predisse al medesimo «sette anni di vacche grasse e sette anni di vacche magre» per il regno delle Piramidi. Titolo per nulla celebre a casa nostra, «Joseph And The Amazing Technicolor Dreamcoat» viene coraggiosamente portato in scena – con il placet degli autori e del webberiano Really Useful Group – dall'Orchestra, Coro e Coro delle Voci Bianche del Conservatorio di Milano con la direzione musicale di Mario Borciani e la regia di Anna Zapparoli. «Fu la prima prova, riuscita, della coppia Webber/Rice – ci spiega il Maestro Borciani – Una scuola media londinese commissionò il lavoro nel 1967 a quelli che al tempo erano autori poco più che ventenni. La risposta fu un'opera ricca di ironia e grande cultura musicale, che guardava con un occhio al musical e uno a Mozart». Dopo l'altrettanta coraggiosa ospitalità della scorsa stagione con il musical indie-rock «Spring Awakening» , il Tieffe Menotti si ripete offrendo al suo pubblico un titolo per intenditori del musical. Il cui allestimento minimalista ha, come detto, ricevuto il benestare di Webber: «Le regole con lui sono chiare – spiega Mario Borciani – Se non arriva il via libera, non si può accedere nemmeno alle partiture musicali. Webber ci teneva d'occhio da tempo, da quando nel 2012 portammo questo musical in serata unica al Teatro Franco Parenti e, successivamente, peal Fringe Festival di Edimburgo». Lo sguardo benevolo di Mozart, poi, sembra posarsi sull'opera: «Si tratta più di un clima che di vere sonorità – continua Borciani – Si coglie la leggerezza e l'ironia di opere come Il Flauto Magico e Il Ratto del Serraglio.

Commedia e dramma si alternano in una storia curiosa: gli undici fratelli di Giuseppe, invidiosi di una tunica multicolore regalatagli dal padre, cercano di ucciderlo; si tratta di un musical interamente cantato, come Jesus e come Les Miserables».

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