Cronaca locale

Natale, più di cento eventi in un mese

Dai privati contributi per mezzo milione. E Montenapoleone pagherà le luminarie in via Padova e a Quarto Oggiaro

Il Comune non svela le cifre. Assicura che i contributi privati viaggiano già oltre il mezzo milione ma la quota che Palazzo Marino investirà per coprire i «buchi» e garantire un felice Natale in tutti i quartieri sarà resa nota a consuntivo. Parte quindi ufficialmente il 6 dicembre con l'accensione del grande albero in piazza Duomo un mese di eventi e addobbi per le feste (per ora) a costo zero. Ci saranno le cinque piste di pattinaggio sul ghiaccio (sei con quella dedicata all'Hockey sotto il palazzo della Regione), il concerto gratuito di Uto Ughi in piazza Duomo il pomeriggio del 13 dicembre, più di cento eventi tra Villaggi delle meraviglie e musica nelle chiese. Dopo le polemiche dei residenti, è scomparso il progetto del patinoire e delle baite col vin brulè in piazza Castello. Per sostenere gli eventi gli assessori al Commercio Franco D'Alfonso e al Verde Chiara Bisconti assicurano invece che c'è stata una buona risposta da parte dei privati, più che negli anni passati, e con una novità: i più «ricchi» hanno messi fondi per illuminare anche i quartieri dove il commercio è in crisi, come l'associazione di via Montenapoleone che oltre ad abbellire la strada del lusso parteciperà alle spese in altre zone, Quarto Oggiaro o via Padova. Anche il Comune ha pagato con fondi propri le luci di zona Niguarda, dove i negozianti quest'anno devono fare i conti con i danni causati dalle piene del Seveso. «Si stanno già scatenando delle polemiche tra strade a cui abbiamo dato dei contributi e altre no» ammette D'Alfonso.

Basta fare quattro passi intorno al Duomo, secondo il coordinatore cittadino di Fi Giulio Gallera, per farsi passare la voglia di festeggiare: «É una passeggiata per stomaci forti, un vero allenamento per i sensi.

L'enorme mercato è un muraglione rosso e impenetrabile di bancarelle ammassate attorno alla cattedrale, con cavi penzolanti, scatoloni bisunti gettati a terra, teste di cinghiale, salami, paccottiglia, bigiotteria e saponi come in un qualsiasi mercato, musica a tutto volume e odori puzzolenti».

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