Cronaca locale

Nella "cittadella" del jazz come cambiano i club Il Bonaventura si allarga

Dal Mou al Labrutepoque, ecco le rassegne Il palco della Barona adesso è a Buccinasco

Nella "cittadella" del jazz come cambiano i club Il Bonaventura si allarga

Jazz a Milano, stare sul «pezzo» si può. A patto che, periodicamente, si faccia una piccola ricognizione sui luoghi che cambiano. Il panorama dei siti milanesi dedicati all'arte dell'improvvisazione (sempre più ragionata e preparata), a parte i club consolidati - vedi il Blue Note e pochi altri - spesso appare come cangiante. Nel senso che certi locali possono far partire rassegne oppure chiuderne; poi ci sono le insegne che compaiono, e ancora i cambi di indirizzi. Ecco dunque una nuova (provvisoria) mini-mappa.

A proposito di traslochi, l'ultimo della serie è stato quello del Bonaventura Club che dal cuore del quartiere Barona - dove stava da almeno sei anni - si è spostato in via Modena 15, a Buccinasco. L'inaugurazione, avvenuta giovedì scorso con un trio che fa capo al pianista Enrico Intra, ha fatto il pienone. E ora conta una continuazione di febbraio ricca. Grandi nomi, primo fra tutti il trombettista Enrico Rava, con la sua band, previsti per la fine del mese. Domani, invece, da non perdere il recital del pianista Alberto Tafuri. Scelte che hanno un significato. Il Bonaventura fin dal suo debutto ha puntato su nomi di livello. E, approfittando, del cambio della location (più grande rispetto alla precedente di via Zumbini) ora vorrebbe alzare l'asticella ulteriormente. Complice un ambiente che si presta a ospitare un pubblico più allargato. Unico neo forse, il «decentramento», ma molto relativo, visto che per raggiungere la meta i chilometri da macinare dalla capitale lombarda sono una manciata. Di più, sul fronte delle novità.

La metropoli vanta pure (relativi) nuovi siti che pur essendo più contenuti a livello di spazi, resistono e cercano una loro strada, con volti e repertori degni di nota. Uno di questi è il Garage Moulinsky noto anche come Mou (via Pacinotti): tra gli artisti di questo mese, ecco l'Alex Usai Band (il 18) e Rosario Di Rosa Ensemble (il 28). Un'altra insegna di cui prender nota è sicuramente La Buca di San Vincenzo, club nel centro meneghino con una storia iniziata nei primi anni del Novecento. Infatti fu punto d'incontro degli artisti della scena italiana, come ad esempio l'attrice Paola Borboni. Cambiando zona, dalle parti di porta Vittoria il Bachelite cLab (via Vertoiba), che punta parecchio sul jazz italiano e risulta uno dei luoghi più attivi sul versante novità. Una data, mercoledì suona il Michele Bozza Quartet. Qui numerosi eventi musicali della settimana, seguiti soprattutto da giovani ed universitari e da musicisti che vogliano cimentarsi nelle jam session organizzate.

Proseguendo nell'esplorazione, ecco altri due indirizzi da annotare, quello del Labrutepoque (via Crescenzio Nomentano) e Eataly Milano Smeraldo (piazza XXV Aprile), dove dal 16 gennaio è ripartito il «mercoledì in jazz».

Dulcis in fundo, occhio al calendario perché domani inizia Ah-Um Milano Jazz Festival, che nella sua prima parte si terrà al Teatro Fontana, al quartiere Isola.

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