Cronaca locale

Nelle chiese e in vetrina la gara del presepe più bello

Nelle chiese e in vetrina la gara del presepe più bello

In questo momento stanno girando, di casa in casa, di parrocchia in parrocchia, oratori, abitazioni, famiglie e comunità: sono i Commissari di Decanato della Commissione Presepi, ovvero i giudici del 60° Concorso Presepi per la Città di Milano e il 25° Concorso Presepi per la Diocesi di Milano organizzato dalla FOM, Fondazione Diocesana per gli Oratori Milanesi. Ultimi giorni, quindi, prima della selezione per lavorare al proprio Presepe, sperando che sia vincente. «Io parto a settembre per ordinare gli angeli o le nuove parti che di volta in volta voglio inserire» dice Andrea Sangalli, 39 anni, appassionato presepista nonché commissario di Decanato. Nella vetrina del negozio della sua famiglia, la gioielleria Sangalli in via Bergamini 7 ogni anno si prepara il presepe: «Non ha troppe luci e decorazioni perché non è fatto per attirare il cliente» spiega Andrea. Ed è ciò che si deve riconoscere ai pochi, negozi che a Milano hanno scelto di esporre un presepe in vetrina come il negozio Tricella, in Largo Schuster 1, specializzato a Milano in arredi ecclesiastici dal 1888. Tra i presepi cittadini, spicca quello in via Spiga 26, allestito nella vetrina di Tiffany, voluto dall'Associazione Amici di Via della Spiga: un segnale di spiritualità nella via più importante a Milano per lo shopping. Dove il presepe è motivo di un sorriso magari per un bambino o un anziano è il Policlinico di Milano, dove è stato allestito all'esterno della Chiesa San Giuseppe. Poco distante dal Policlinico c'è la Biblioteca Sormani dove fino al 6 gennaio prosegue la mostra «Il presepe nel Mondo»: oltre ai calendari dell'Avvento e ai numerosi libri illustrati con immagini natalizie, si possono vedere esemplari diversi di presepe da tutto il Mondo della collezione dei Frati Capuccini. Grazie alla mostra ci si addentra nella nascita della tradizione del Presepe, che si fa risalire a san Francesco: nel 1223 tornava da Roma dopo un pellegrinaggio in Terrasanta e, arrivato a Greggio, tra Rieti e Terni, inventò un primo presepe vivente. Tra quelli recenti, di grande interesse il presepio nella Chiesa di San Sempliciano, organizzato da 29 anni in una Cappella laterale: un esercito di volontari capeggiato dal «Presidente» del Presepio, il signor Aldo Marini, si riunisce quasi tutte le sere a partire da ottobre: un lavoro di squadra sentito e coordinato, e la Cappella si trasforma in un laboratorio. Ogni anno il presepe, aperto la notte del 24, segue un tema diverso ispirato alla Lettera del Cardinale: «Per il 2012 il tema è la Fede -dice il Presidente-. Dopo il "brainstorming", ovvero ideazione e progetto di gruppo, da novembre inizia la realizzazione». C'è chi dipinge, chi taglia, chi fa l'elettricista... Tra i primi presepi ad essere pronti a Milano probabilmente c'è stato quello delle Monache Benedettine dell'Adorazione Perpetua di via Bellotti 10: una grande struttura proprio vicina all'altare, in cui si respira quasi la vita di tutti i giorni di campagna del tempo, visti i vari mestieri che vi si trovano. Spostandosi dal centro verso la periferia, si arriva nel Centro Francescano Culturale Artistico Rosetum di via Pisanello. Anche qui il presepe verrà esposto la notte del 24 dicembre, ma in compenso è in atto una febbrile attività di preparazione al Natale: è infatti allestita una mostra mercato di presepi, con statue da tutto il mondo, e idee regalo, oltre alla mostra di pittori paesaggisti italiani dell'Associazione Italiana Acquarellisti e un mercatino. Concludiamo il nostro giro sui presepi milanesi spingendoci fino a Baggio dove ci s'imbatterà in una sorpresa straordinaria: 360 mq di presepe sistemati nella cripta di S. Apollinaire, chiesa moderna iniziata nel 1938 e nel 1942 consacrata dal Cardinale Schuster.

Una tradizione che risale agli anni Sessanta quando un giovane operaio della Borletti, Egidio Negrini, ebbe l'ispirazione di costruire nella sua città un Presepe Biblico nella cripta della chiesa.

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