Cronaca locale

La neve non ferma i mezzi e la città Ma i treni rallentano

Funziona il piano di intervento, circolazione regolare. I pendolari: «Troppe cancellazioni»

Valentina Gioia

Come previsto, marzo «pazzerello» è cominciato con un colpo di coda dell'inverno e la neve è caduta abbondante nella notte tra mercoledì e ieri su tutto il Nord Italia: le foto delle principali città imbiancate fanno il giro della rete e i disagi per coloro che hanno dovuto spostarsi sono stati notevoli, anche se quasi ovunque le misure di prevenzione hanno funzionato. Maltempo e neve non hanno però fermato Milano, al contrario di altri capoluoghi, che alla prima avvisaglia, hanno pensato bene di chiudere le scuole e bloccare i servizi. La circolazione è risultata regolare lungo le linee della metropolitana e sui mezzi di superficie, come ha reso noto Atm dando in tempo reale annunci a bordo di tram e autobus, news sul sito e sui monitor delle banchine delle stazioni. Per un attimo evitiamo di confrontare Milano a Roma o Napoli che ai primi fiocchi di neve si sono bloccate. Per giorni non si è fatto altro che parlare dell'arrivo di una perturbazione, Burian, delle colonnine di mercurio fisse sotto lo zero e delle nevicate, sebbene siano state (inizialmente) flebili.

Milano non si è fatta trovare impreparata. Già da alcuni giorni i mezzi Amsa sono alle prese con lo spargimento di quintali di sale fin davanti al portone di casa. A rilento, come era prevedibile, le Fs, soprattutto nelle prime ore del mattino. In Lombardia le ferrovie regionali (Trenord) hanno soppresso un terzo dei treni, mentre quelli ad alta velocità hanno registrato rallentamenti e un quinto di cancellazioni, ma in generale il traffico ferroviario regionale ha potuto procedere senza particolari criticità. Nelle regioni dell'arco alpino, in base all'evoluzione dei fenomeni meteorologici, i convogli circolanti sono stati in quantità superiore rispetto al programma definito, garantendo quindi maggiori collegamenti. Più critico l'asse ferroviario Milano-Roma-Napoli. Solo l'80 per cento dei treni Alta velocità è stato in grado di offrire il proprio servizio, con ritardi medi di 30 minuti e qualche guasto ad alcuni convogli. Lo rileva il Comitato dei pendolari che protesta però per i disagi causati sulla rete lombarda di Rfi dalle soppressioni di numerosi convogli regionali. «Nonostante questa nevicata non sia tra le più forti viste sul nostro territorio ci chiediamo come sia possibile che Rfi, gestore nazionale che dovrebbe avere un'esperienza tale da evitare questi problemi, possa aver generato disagi di tale estensione e gravità in una situazione invernale che non ha niente di eccezionale».

Durante la riunione di ieri mattina a Palazzo Marino si è fatto il punto della situazione, per pianificare le attività in vista della nevicata, in base alle comunicazioni di ordinaria criticità (codice giallo) emesse della Protezione civile.

All'incontro erano presenti le direzioni Mobilità e Ambiente, Sicurezza, Polizia locale e Protezione Civile, oltre ad Amsa, Atm, MM e Aler, allo scopo di coordinare gli interventi e definire le squadre di pronto intervento su tutta la rete.

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