Cronaca locale

Il no di Malagò: "Abbattere San Siro? Siamo seri: lo stadio nel dossier Giochi"

Il presidente del Coni commenta il progetto del nuovo impianto

Il no di Malagò: "Abbattere San Siro? Siamo seri: lo stadio nel dossier Giochi"

Partirà il 28 settembre e si concluderà il 18 novembre il dibattito pubblico sul progetto del nuovo stadio di Milan e Inter, dopodichè si passerà alla elaborazione del progetto definitivo. Nella Relazione tecnica presentata dalle squadre si parla in modo inaspettato della demolizione del Meazza, compreso l'abbattimento della Torre 11. «A differenza della precedente proposta - recita il documento - nessuna vestigia dell'attuale stadio G. Meazza sarà oggetto di conservazione e rifunzionalizzazione».

sul tema ieri è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: «E una questione della città di Milano, dell'amministrazione comunale e dei tifosi di Milan e Inter - la premessa - ma una cosa penso: anche su questo dobbiamo essere seri. Noi abbiamo vinto presentando la candidatura di Milano-Cortina 2026 con lo stadio di San Siro teatro della cerimonia inaugurale: 80mila persone e un grosso budget con ricavi importanti» la bordata finale.

Sul progetto del nuovo stadio annuncia battaglia anche il presidente della Commissione comunale Mobilità, Ambiente e Verde Carlo Monguzzi (Europa Verde) che parla di «disastro ambientale».

Mentre sul fronte delle Olimpiadi, Malagò ha lanciato ieri l'allarme sui tempi di realizzazione delle infrastrutture necessarie: «Complicazioni e ritardi ci sono stati: questi ricorsi sono andati nella direzione giusta e anche su questo non possiamo permetterci di perdere più tempo. Anche perché senza questa impiantistica la città oggettivamente rimarrebbe indietro, a prescindere dalla non bella figura». In sostanza «bisogna pedalare, ma molto, ma questo è un dato di fatto». Non sta al Comitato organizzatore occuparsi delle infrastrutture necessarie allo svolgimento dei Giochi la premessa, ma all'agenzia per le opere. E anche se rimane preoccupazione sui tempi, «il dossier del commissario amministratore delegato Luigi Valerio Sant'Andrea fa vedere che c'è la luce in fondo al tunnel» ha concluso Malagò.

Intanto ieri il viceministro alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Morelli ha annunciato il via libera alla realizzazione di un allargamento della tangenziale est di Milano (in carreggiata sud, direzione Bologna) a 4 corsie nel tratto compreso tra lo svincolo di viale Forlanini e quello di via Mecenate/Santa Giulia. «Si tratta di un'opera molto attesa che sarà essenziale anche per facilitare l'accesso al sito dove è prevista la realizzazione dell'arena che ospiterà le gare legate alle Olimpiadi - ha spiegato Morelli -. L'approvazione del progetto è prevista entro la metà di novembre 2023.

Seguirà la gara d'appalto (l'importo dei lavori è di circa 10-12 milioni di euro) che dovrebbe consentire l'aggiudicazione entro agosto 2024, lasciando circa 15 mesi per il completamento delle opere che dovrebbe avvenire entro novembre 2025, quindi in tempo per l'inizio delle Olimpiadi».

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